Una convenzione del 2012 tentava di venire incontro agli onorevoli recatisi a Montecitorio: avrebbero pagato cinque volte meno di un comune cittadino il parcheggio. Eppure, nonostante il prezzo di favore, continuano a non pagare.
Storie ordinarie della Casta, dei privilegi di cui possono godere e dell’arroganza con cui calpestano i cittadini normali.
La storia, questa volta, la racconta il Messaggero, che ricorda come gli onervoli diMontecitorio possano godere di un prezzo di favore per il parcheggio vicino al Palazzo, in via della Missione. Appena 45 euro mensili per la moto, 100 per l’auto. Un niente in confronto ai soldi che un comune cittadino deve sborsare per parcheggiare a settecento metri dallo stesso posto: 550 euro al mese per un’utilitaria non ingombrante.
Che poi i deputati possano godere di un trattamento di favore è cosa buona e giusta: in linea puramente teorica, d’altronde, dovrebbero recarsi quasi tutti i giorni a Montecitorio. Per questo era stata istituita una convenzione della Camera con il parcheggio, in maniera tale da venir incontro ai parlamentari. Era il 20 novembre del 2012, quando il provvedimento a loro ammiccante fu preso, il quale prevedeva inoltre che i soldi sarebbero stati detratti direttamente dalla busta paga.
Non fosse che, nonostante il prezzo a buon mercato, i deputati preferiscano direttamente non pagarlo. Un ticket mensile che resta insoluto, mentre i nostri rappresentanti continuano, giorno dopo giorno (quando si recano alla Camera), a parcheggiare gratuitamente, alla “portoghese”. Mentre, poco meno di un chilometro più in là, i cittadini sborsano centinaia di euro per posteggiare la propria auto.
Fonte: siamolagente
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