Napolitano accanto al criminale internazionale Kissinger |
di Gianni Lannes
Presidente pro tempore Giorgio Napolitano, in democrazia le domande a chi ricopre cariche istituzionali sono fondamentali perché corroborano lo Stato di diritto, mentre le mancate risposte risultano eloquenti. Ebbene, in qualità di cittadino italiano rivolgo a lei che veste pro tempore la carica di presidente del Consiglio superiore della magistratura alcuni semplici quesiti, in attesa di una doverosa risposta:
1) Perché il giudice Paolo Ferraro dopo una vita professionale di onorata carriera è stato estromesso dalla magistratura?
2) Per quale ragione lei non si è ancora dimesso dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale del 4 dicembre 2013, sulla palese incostituzionalità della legge 270/2005, vale a dire la norma elettorale che ha consentito aggirando il diritto costituzionale di eleggere (si fa per dire!) tre legislature di onorevoli abusivi, addirittura 5 governi illegittimi, ed infine la sua doppia elezione da parte di membri del Parlamento evidentemente non in possesso della facoltà di ricoprire la carica istituzionale?
3) Lei Napolitano attende forse la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della sentenza per andare spontaneamente a casa o preferisce essere destituito ufficialmente dal prossimo Comitato di Liberazione Nazionale?
4) Lei Napolitano restituirà allo Stato italiano gli emolumenti percepiti indebitamente in qualità di capo abusivo dello Stato?
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