mercoledì 20 novembre 2013

Uscire dalla Fmi per superare crisi

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Nel 2011 il primo ministro ungherese, Viktor Orbàn decise di liberare il suo paese dalla schiavitù’ economica imposta dalla Fmi imponendole di abbandonare il Paese. Un affronto simile si era verificato solo negli anni ’30 quando la Germania aveva osato sfuggire alle grinfie dei cartelli bancari internazionali controllati dai Rothschilds. Gli Ungheresi non sono così più costretti a pagare interessi a banche centrali private.
Questa è una di quelle notizie che dovrebbe incoraggiare tutti coloro che vogliono lottare contro la dittatura finanziaria e superare la grave crisi che li attanaglia, visto che dopo la cacciata della Fmi adesso l’Ungheria si trova ad aver azzerato il proprio debito. I risultati sono stati sbalorditivi, tanto e’ vero chel’economia nazionale, che vacillava per via di un pesante debito, ha ricuperato rapidamente. E se c’era chi rideva della decisione dell’Ungheria, prevedendo nel 2011 il suo imminente default, oggi a ridere sono gli ungheresi in quanto, proprio qualche settimana fa, il ministro dell’economia ungherese ha annunciato che grazie a “una politica di bilancio disciplinato” e’ stato ripagato il 12 agosto 2013 il saldo dei 2,2 bilioni di debito all’FMI, prima della scadenza ufficiale del marzo 2014. Che sia da insegnamento per una lottapacifica per la libertà contro una dittatura finanziaria?
Guerriero del Risveglio

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