Pubblicate tutte le cifre: gli stipendi si allineano, verso l’alto. Un barbiere a fine carriera porta a casa 135mila euro l’anno. Poi tutti i bonus…
Casta, quanto ci costi. Parlamentari e politici di vario livello sono nell’occhio del ciclone da tempo. L’accusa: lavorano poco (spesso male), guadagnano tanto e collezionano privilegi. Insieme a loro, però, c’è un esercito silenzioso che lavora fianco a fianco con i politici lavora. Sono i dipendenti della Camera che di stipendi stellari e privilegi ne sanno parecchio. E inoltre, sanno capitalizzare il loro lavoro: come spiega Il Corriere della Sera gli stipendi, anno dopo anno, si allineano verso l’alto.
Elettricisti - Chi a Montecitorio comanda davvero è il segretario generale: è al vertice della piramide e organizza il lavoro di 1500 persone. Guadagna, dalla nomina in poi, più di 400mila euro all’anno. Il suo lavoro è paragonabile a quello di un amministratore delegato e lo stipendio è in linea con le richieste del mercato. Ci si stupisce, però, gurdando cosa succede alla base della piramide. Gli operatori tecnici (elettricisti, centralinisti, barbieri etc) lavorano e si beccano stipendi decisamente fuori mercato. Vengono assunti con un contratto da 30mila euro all’anno, ma via via nel tempo, come riporta il Corriere della Sera, riescono a racimolare fino a 136mila euro all’anno. Davvero tanto: saranno dei veri talenti, visto che il reddito medio degli italiani è di appena 20mila euro all’anno.
Primari? - Il livello più vicino al segretario generale è quello dei consiglieri parlamentari. Salgono le responsabilità e aumenta lo stipendio. Secondo il Corsera, in media il peso delle buste paga dei consiglieri è lo stesso di quello dei primari ospedalieri con la differenza, non da poco, che il loro lavoro è, sì, di responsabilità, ma si limita allo studio e alla ricerca. Bene, loro guadagnano 65mila euro circa appena assunti, ma gli scatti d’anzianità fanno lievitare tutto fino ai 358mila euro di fine carriera (dopo 40 anni di fedele servizio). Sono ben 170 e non hanno alcuna voglia di sentirsi dire che guadagnano poco.
Indennità - A rendere tutto ingarbugliato, poi, ci sono le varie indennità che vanno a rimpolpare le già cospicue buste paga. Ad esempio, chi ha il compito di recapitare la corrispondenza si becca 108 euro in più per il suo lavoro ogni mese, ovviamente netti. Altro che i 14 euro una tantum promessi con la legge di stabilità, insomma. In attesa che il prossimo bando per una posizione da “barbiere della Camera” venga pubblicato, però, un motivo per gioire ce l’hanno tutti quelli che ambiscono a stipendi stellari: la Camera è l’unica istituzione che ha reso pubblci gli stipendi dei suoi lavoratori. Nonostante, a volte, la trasparenza faccia intravedere dei fatti che assomigliano a delle ingiustizie.
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