venerdì 18 ottobre 2013

Uranio impoverito: l'INPS non ottempera le sentenze

Il Maresciallo Domenico Leggiero,
Responsabile dell'Osservatorio Militare
URANIO IMPOVERITO L’INPS NON OTTEMPERA LE SENTENZE

Comunicato stampa e lettera al Presidente Napolitano a cura dell'Osservatorio Militare 

Sono trascorsi mesi (in alcuni casi un anno) dal passaggio “in giudicato” di sentenze che hanno visto la condanna dell’Ente a riconoscere la pensione per militari vittime di uranio impoverito.
Si tratta di sentenze per le quali è stato notificato all’Ente anche il decreto ad adempiere ma ancora niente.

L’INPS continua a contattare gli interessati con una media di una volta ogni 15 giorni chiedendo le coordinate bancarie su cui effettuare il pagamento del dovuto.
Sembra un presa in giro, un vergognoso e spregievole comportamento che ferisce l’orgoglio e l’intelligenza di chi, anche se seriamente segnato dalla malattia, continua a ragionare e vivere come soldati.

La situazione è insostenibile, prima che qualcuno si lasci andare a gesti estremi, l’Osservatorio Militare ha deciso di scrivere al Presidente della Repubblica ed ai parlamentari che, storicamente, ed a prescindere dalla loro appartenenza politica, hanno dimostrato sensibilità al problema.
Si tratta di ragazzi che hanno subito interventi chirurgici devastanti per tentare di bloccare la malattia, si tratta anche di pensioni calcolate erroneamente ma che gli interessati hanno deciso d’impugnarle solo dopo la concessione perchè indispensabili alla sopravvivenza.

Si tratta di pensioni di 500€/mese, non sono certo pensioni d’oro.
Sarà per questo che non vengono retribuite?

Speriamo che il Presidente della Repubblica, ricordiamo Capo supremo delle FFAA, si faccia carico del problema e solleciti gli organi previsti e rispettare le sentenze dei Tribunali Italiani anche verso categorie deboli quali quelle dei militari malati.




Speriamo che tra i tanti Onorevoli e Senatori cui è stato inviato questo comunicato stampa e la lettera al Presidente Napolitano, si interessino anche per ragazzi la cui unica  colpa è stata quella di ammalarsi per compiere il loro dovere.

E’ frustrante la sensazione di avvertire come “poco importanti” problemi del genere.
E’ devastante ascoltare le risposte del personale addetto al telefono (quando si riesce a farlo) condite da indifferenza e cattiveria proprie di chi è e sa di essere un privilegiato in una società che va allo sbaraglio perchè ha definitivamente demolito i valori civili si cui dovrebbe basarsi.

Di seguito riporto i numeri delle sentenze mai ottemperate dall’INPS ed in parte dal Ministero della Difesa:

Sent. N°13617/11 Cron. 7540/11 reg. 11546/11 Trib. Civ. Roma Tred.ma Sez.;
Sent. 369/2013 Corte dei Conti Lazio;
Sent. 18468 del 12/06/2012 Corte dei Conti L’Aquila;
Sent. 18564 del 23/10/2012;

                                                 Il Responsabile del Comparto Difesa
                                                                 Domenico Leggiero

AL SIG. PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DOTT. GIORGIO NAPOLITANO
Sig. Presidente,
ancora una volta siamo costretti a rivolgerci a Lei in qualità di Capo Supremo delle FFAA e garante dei diritti di ogni cittadino.

Da mesi, in alcuni casi anni, l’INPS non ottempera a sentenze passate in giudicato e non paga i dovuti emulumenti a militari affetti da gravissime patologie contratte in servizio e per motivi di servizio.

Sono pensioni, che già erroneamente calcolate ammontano a cifre di 500-600€/mese, ma che sono indispensabili alla sopravvivenza per alcuni.

Questi ragazzi si sentono presi in giro, non vi è la possibilità di parlare con funzionari (i sistemi di comunicazione non lo permettono), ogni 15 giorni gli chiedono le coordinate bancarie e li illudono.

Non è possibile trattare così dei cittadini ormai gravemente invalidi solo per aver servito l’Italia, non si chiedono agevolazioni ma solo rispetto per sentenze pronunciate da Tribunali nazionali, passate in giudicato e sulle quali pendono anche decreti ad ottemperare.

L’indifferenza della macchina burocratica può uccidere chi capisce di non essere in grado di competere.

Di sotto le riporto i numeri delle sentenze di cui Le ho parlato con la certezza che, dall’altro della Sua carica, possa richiamare i responsabili alle assunzioni delle proprie importanti responsabilità.

Distinti saluti.
                                                            IL RESPONSABILE DEL COMPARTO DIFESA
                                                                                     Domenico LEGGIERO


Sent. N°13617/11 Cron. 7540/11 reg. 11546/11 Trib. Civ. Roma Tred.ma Sez.;
Sent. 369/2013 Corte dei Conti Lazio;
Sent. 18468 del 12/06/2012 Corte dei Conti L’Aquila;
Sent. 18564 del 23/10/2012;



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