Beatrice Lorenzin torna a spiegare i motivi che hanno portato al blocco della sperimentazione del metodo Stamina.
Beatrice Lorenzin non demorde e torna all’attacco del metodo Stamina. L’ha fatto durante il Question Time mercoledì, alla Camera, dove ha ripercorso tutte le tappe che hanno portato al blocco della sperimentazione del metodo messo a punto da Davide Vannoni, basato sulle cellule staminali.
La decisione è stata presa qualche settimana fa poichè, ha spiegato Lorenzin, la cura è stata ritenuta pericolosa dal comitato scientifico “composto da 10 membri tra i maggiori esperti italiani delle malattie in questione”. Questo, ha ricordato il ministro, “ha dato una valutazione negativa sia dal punto di vista della sicurezza che dal punto di vista della scientificità”.
La titolare del dicastero della Sanità ha parlato anche delle cartelle clinichedei malati curati con il metodo Stamina, che “non possono essere valutate dalla politica, né dalla televisione”. Queste sono state acquisite dal ministero per “una ulteriore valutazione approfondita” che avrebbe dato, anche in questo senso, esito negativo.
Riguardo il “destino dei malati”, Lorenzin ha spiegato che in questa vicenda è indispensabile “far capire a tutti che noi abbiamo seguito le procedure della legge, scritte da questo Parlamento”. “Non ci sono divisioni tra buoni e cattivi”, ha aggiunto, giustificandosi e spiegando di aver chiesto alle Regioni di utilizzare i soldi destinati alla sperimentazione Stamina (3 milioni) alla ricerca sule malattie rare.
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