Tuttavia, tornano a crescere gli affari del nucleo principale, dove Deutsche Bank ha registrato un utile di 1,3 miliardi di euro, l'8 per cento in piu' rispetto allo stesso trimestre dell'anno scorso. Ma gli attuali dati trimestrali passano quasi in secondo piano di fronte al terremoto scatenato dal rimpasto nel Consiglio di amministrazione.
Ieri sera, infatti, Deutsche Bank ha annunciato una completa riorganizzazione del comitato direttivo: Marcus Schenck di Goldman Sachs sara' il nuovo direttore finanziario e l'attuale responsabile finanziario, Stefan Krause, assumera' la nuova sezione dedicata alla strategia ed eccellenza e dovra' sorvegliare i programmi di risparmio interni.
Sotto la sue egida, la banca ha superato gli addomesticati stress test della Bce, che per ragioni che sfuggono ai più, non hanno voluto tener conto della monumentale esposizione della banca nel mercato dei derivati, un'sesposizione pari a oltre 70.000 miliardi di dollari. In euro, è una montagna di 54,7 trilioni in derivati. È' l’elefante nella cristalleria, Deutsche Bank: una somma che equivale a 20 volte il Pil tedesco, che è di 2,74 trilioni e almeno a cinque volte il Pil dell’intera Eurozona, che è di 9,6 trilioni.
Ma gli stress test hanno rivelato un altro aspetto gravoso: i costi per le spese legali. La prima banca tedesca, infatti, e' coinvolta in ben 6mila procedimenti giudiziari, mille dei quali con un contenzioso da piu' di 100mila euro. Solo per la consulenza giuridica, l'anno scorso Deutsche Bank ha dovuto sborsare 350 milioni di euro: "Deutsche Bank e' un ufficio legale con annesse operazioni bancarie", ha ironizzato Klaus Nieding, vice-presidente dell'associazione per la tutela dei possessori di titoli (Dsw).
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