Negli ultimi dieci anni secondo le stime dei CDC Usa i decessi causati dagli antidolorifici e gli ansiolitici sono quadruplicati.Analgesici come hydrocodone, morfina e ossicodone, prescritti per controllare il dolore, sono state la causa di 3.000 morti non intenzionali nel 1999, che sono salite a quasi 12.000 nel 2011.
A farne le spese, sono soprattutto adulti di età compresa tra 55 e 64 anni. In particolare, i derivati da oppioidi naturali e semisintetici, come idrocodone, morfina e ossicodone, hanno causato il 70% delle morti.
Si tratta di una vera e propria epidemia che, secondo gli esperti, può essere controllata. I medici, innanzitutto, devono prescrivere con maggiore cautela questo genere di farmaci: i farmaci di tal genere dovrebbero essere prescritti più che altro nei giorni successivi a un intervento chirurgico particolarmente doloroso o nelle cure palliative dei pazienti oncologici.
A provocare conseguenze fatali è talvolta anche un uso scorretto che le persone fanno di tali farmaci. Spesso si è portati infatti a ritenere che la dose consigliata possa fare poco effetto, per cui c’è il rischio di assumerne una dose superiore.
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