A lanciare l’allarme fu già sette anni fa il gesuita egiziano Padre Samir Khalil Samir, che su AsiaNews scrisse in modo estremamente chiaro: «L’islam sta invadendo l’Europa con i milioni di immigrati, ma anche con i milioni di dollari dei Paesi musulmani». Così è stato e così è, benché l’Occidente abbia la pessima abitudine di non dar retta ai saggi consigli di chi l’esperienza, in materia, l’ha maturata sulla propria pelle.
L’ennesima conferma giunge non solo dalla vicenda Alitalia, ma da altre operazioni, che in silenzio e lentamente, stanno dimostrando l’enorme interesse del mondo islamico verso il mercato italiano. Come’è avvenuto in Toscana, a Carrara per la precisione, dove alla chetichella niente meno che la famiglia dell’ex-leader di Al Qaeda, Osama bin Laden, ha acquisito da alcune famiglie locali il 50% della società Carrara Marmi, versando la ragguardevole cifra di 45 milioni di euro. Tutti pagati sull’unghia.
L’affare è stato concluso lo scorso 30 luglio. L’azienda rilevata è strategica, poiché è proprietaria di metà del pacchetto azionario della Sam, che controlla a sua volta più o meno un terzo dell’intera produzione delle cave di marmo bianco, con 1/1,2 milioni di tonnellate di roccia all’anno dirette in tutto il mondo. E’ la prima volta che l’imprenditoria estera investe in questo settore ed in queste zone. Ed ha voluto farlo senza badare a spese.
La cifra versata è infatti ingente, ma per la famiglia bin Laden si è trattato di un vero e proprio affare. Affare, che porta la firma della Cpc-Construction Products Company Marble & Granite Ltd, già proprietaria di 26 cave al mondo. Questa è un’azienda saudita, con sede a Cipro, costruita pezzo dopo pezzo dal padre di Osama, Mohammed. E non a caso proprio Riyad figura già oggi tra i massimi importatori al mondo di marmo.
La Cpc è sempre stata un cliente eccellente per i produttori di Carrara. Finché non ha deciso di fare il salto di qualità e diventare, da acquirente, padrona. Del resto, è il terzo gruppo al mondo per fatturato nel settore delle costruzioni e – non a caso – è recentemente divenuta socia anche di un’altra ditta apuana, nata da poco, proprio per la produzione del filo da taglio del marmo.
Movimenti di mercato, che fanno ripensare alle parole di Padre Khalil Samir. E che dovrebbero indurre un’estrema prudenza…
(fonte NOCRISTIANOFOBIA.ORG)
tratto da: http://www.lindipendenzanuova.com/bin-laden-acquisto-marmi-carrara/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=bin-laden-acquisto-marmi-carrara#sthash.srkoJ2eB.dpuf
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