venerdì 3 gennaio 2014

OGNI GIORNO IN ITALIA SVANISCONO NEL NULLA 30 BAMBINI


di Gianni Lannes
  

Violenza gratuita e a pagamento per chi ha soldoni. Affari senza scrupoli sul corpo e sulla psiche di esseri inermi. Le leggi nazionali e le convenzioni internazionali sono di carta velina. Infatti, si annienta la vita appena sbocciata e se ne fa un mercato dove trionfa il profitto e non l'etica. Nel 2013 sono spariti in Italia più di 3 mila minori, nonostante un commissario governativo straordinario per le persone scomparse. Senza contare i piccoli Rom e gli “stranieri” la cui scomparsa non è stata mai denunciata alle autorità tricolori. I dati del ministero dell’Interno sono però aggiornati al 30 giugno 2013. I numeri, quindi, sono evidenziati per mero difetto. Allontanamenti volontari, rapimenti o cos’altro? Quante le vittime di abusi? Il bambino è oggetto di vendita al dettaglio e in massa, usato anche per cavarne pezzi di ricambio umani utili ai facoltosi. Fatto sta che su una mostruosa tragedia collettiva di questa portata regna il silenzio, anzi la censura. Eppure, anche una singola vita è preziosa. Allargando la visuale oltre l’orizzonte comune della mentalità standardizzata e crassamente disinformata, si stima che nel mondo scompaiono quotidianamente ben 22 mila pargoli.

Il fenomeno è terribilmente in crescita: i predatori di bimbi si annidano ovunque. Bambini che rimangono vittime dei vizi e dei malesseri degli adulti, della follia collettiva di “uomini e donne” che sfogano sui bambini. Quello che si registra è l’incapacità, o meglio l’omertà degli adulti di capire e intervenire prima che una tragedia accada e si consumi sulla pelle degli esseri più indifesi. E così va in onda da un anno all’altro, un massacro spietato, previa  licenza di torturare e annientare questi angeli, nascondendo e oscurando il fenomeno. Infatti i mass media (carta stampata e tv) non se ne occupano proprio. I divoratori di bambini agiscono ovunque indisturbati, navigano e adescano non solo per strada e nelle maggiori agenzie di socializzazione (asili, scuole, parrocchie, centri sportivi) soprattutto su internet, ma anche negli ospedali, e nonostante l’impegno della polizia postale le associazioni pro-pedofilia proliferano più dei funghi, grazie anche al consenso politico e all’impunità giudiziaria ai massimi livelli di cui godono. In questo caso potere giudiziario, potere politico e potere militare vanno a braccetto nell’indifferenza generale.

In agguato non ci sono soltanto i pedofli acquattati nei luoghi di potere, come a Bruxelles, Amsterdam, o Londra, ma anche i malati di infantofilia, ovvero il fenomeno di adulti che odiano e abusano di bimbi che vanno da pochi mesi a due anni. Un altro dato inquietante è il costante aumento di abusi sessuali sui minori da parte di partner occasionali di uno dei due genitori o su bambini avuti in affido o in adozione. E come tralasciare il satanismo e i riti di sette segrete in odore di massoneria perversa, nonché la pedofilia “culturale” con movimenti e lobby che promuovono la naturalezza e la normalizzazione della pedofilia. Si pensi soltanto che hanno fatto la giornata dell’orgoglio pedofilo. E come tralasciare Cohn Bendit che siede nel parlamento europeo. E come dimenticare l'Unione europea che ha legalizzato, appunto, la pedofilia.

Una inciviltà come la nostra si misura dal grado di disattenzione e di incuria palese per i più piccoli e indifesi. nella stagione del disamore latita una pedagogia educativa, è assente una cultura della pace, è inesistente il rispetto dell'altro. I mostri siamo noi adulti.  




Parola e canto di Giorgio Gaber: 

«Non insegnate ai bambini non insegnate la vostra morale è così stanca e malata potrebbe far male forse una grave imprudenza è lasciarli in balia di una falsa coscienza… Non insegnate ai bambini ma coltivate voi stessi il cuore e la mente stategli sempre vicini date fiducia all'amore il resto è niente». 

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