mercoledì 11 dicembre 2013

Resistenza 9 dicembre. Nichelino sindaco sotto scacco

Resistenza 9 dicembre. Nichelino sindaco sotto scaccoTutti i giornali hanno parlato delle manifestazioni delle principali città d’Italia ma nessuno ha scritto dei paesi. Tra lunedì e martedì a Nichelino un gruppo di manifestanti ha preso possesso del municipio. Il sindaco non ha perso tempo per provocare, per poi sparire.
- A. B. – Cronaca da Nichelino. Lunedì mattina il presidio principale era allaCrociera di Nichelino verso le 8.30 per poi marciare, in modo pacifico, fino al comune. Molti commercianti hanno chiuso, di spontanea volontà, quindi senza repressioni o minacce, i negozi e si sono uniti al corteo pacifico. 
All’arrivo davanti al municipio i manifestanti si sono fermati una mezz’oretta per poi dirigersi alla stazione ferroviaria della città. Poi mentre erano in tranquilla e pacifica occupazione della stazione sono arrivate le provocazioni di Catizone (sindaco di Nichelino). “altro che forconi questi sono forchettine una cinquantina di militanti e nemmeno di Nichelino

W. K. uno dei coordinatori della manifestazione ha confessato: “Dopo aver sentito delle provocazioni è scoppiato il casino. Siamo entrati nel municipio per chiedere spiegazioni a quelle dichiarazioni ma guarda caso nessuno si è fatto vedere. Una volta dentro al comune siamo stati davanti alle porte del sindaco ma di lui nessuna traccia. Poi sono arrivati poliziotti e vigili e allora, per evitare disordini, siamo usciti. Oggi, il martedì per chi legge, è successo il finimondo. La polizia ha caricato a più riprese tra via Juvarra e largo delle alpi. Altre cariche davanti al municipio. Nichelino per il momento è impossibile stare in giro”.
Un sindaco di sinistra, appoggiato da PDVerdiPartito SocialistaIdV eRifondazione, ha usato forse il metodo o le parole sbagliate. La gente di Nichelino si è rivoltata. L’appello dei manifestanti è una sola: “Catizone esci e parliamo, se ti nascondi hai paura”.

Nessun commento:

Posta un commento