domenica 8 dicembre 2013

Lo sciopero degli autotrasportatori è confermato, ma la notizia viene taciuta

sciopero autotrasporti  Poca chiarezza in merito al blocco dell’autotrasporto, se non proprio vera e propria censura.
Non ci saranno Unatras e Anita che nei giorni scorsi hanno raggiunto un accordo con il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi sulle loro rivendicazioni.
 Ma hanno detto sì Assiotrat, Assotrasport, Azione nel Trasporto, Movimento Autonomo trasportatori e Sati.
Hanno infatti dichiarato che spegneranno i motori da o domenica 8 dicembre dalla mezzanotte del 8 dicembre 2013 a mezzanotte del 13 dicembre ovvero in coincidenza con la maxi-protesta del Movimento dei Forconi.
I motivi dell'agitazione sono noti e vanno ricondotti all'insoddisfazione nei confronti delle politiche adottate dal governo Letta. La stessa legge di stabilità, in via di approvazione da parte dei due rami del parlamento viene giudicata insufficiente a risolvere le tante emergenze del paese. L'indice è soprattutto puntato contro l'elevato livello delle tasse e il debito pubblico insostenibile.

Il Movimento dei Forconi è pronto a ripetere la protesta dello scorso anno in Sicilia, dove per 9 giorni hanno paralizzato strade e raffinerie: "Tutti coloro che intendono ribellarsi con noi sono i benvenuti, a condizione che non si azzardino a mettere cappelli di qualsiasi colore all'iniziativa. Ad essi ribadiamo ancora una volta fino alla noia che non saranno accettati simboli di partito, che la protesta sarà non violenta, che i nostri valori sono quelli scolpiti nella nostra Costituzione democratica, calpestata da coloro che hanno giurato di difenderla, e sorta grazie alla vittoriosa lotta di popolo contro la dittatura nella quale in forme diverse ci ha riportati questa classe dirigente".

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