sabato 14 dicembre 2013

FORCONI: “ARRESTATECI TUTTI, VOGLIAMO DIVENTARE EROI”


forconi piazza indipendenzaMariano Ferro, il comandante in capo dei Forconi siciliani,parlando in un comizio ad Avola, ha spiegato perché il Movimento è stato espropriato del suo simbolo e della sua mobilitazione. “Ci hanno detto che appena vedono un nostro mezzo fermo, lo sequestrano. Così non viene nessuno, niente”.Il pugno duro del Ministero dell’Interno, esercitato con le prefetture e le questure, ha funzionato alla grande nell’Isola, ma ha fatto flop altrove, perché non ci si attendeva che i Forconi sbarcassero nella Penisola e diventassero una “bandiera” nazionale. Non solo e non più autotrasportatori, ma assembramento di malcontenti: contro le tasse, per il lavoro, la casa, i servizi pubblici. Tutto ciò che non va è rappresentato nelle cento piazze d’Italia. Perciò Mariano Ferro morde il freno, schiuma rabbia: è il re della piazza detronizzato. Parla alle telecamere, si spende con i giornalisti, incoraggia, insulta, s’avvelena il sangue e mette la faccia con i seguaci.
Martino Morsello, Presidente dei Forconi siciliani, invece occupa la piazza mediatica. Ferro e Morsello sono i dioscuri del Movimento. Il primo batte il marciapiede, la strada e avvicina la gente, il secondo invia messaggi a raffica, i “Forconi pensiero”, li chiama. Sono “pillole di saggezza”, incitamento alla lotta, denunce generiche condite da una grandinata di insulti.
La conversione al web è miracolosa. Martino Morsello inonda mezza Italia con i suoi spot e mena vanto della conversione. “Il movimento dei Forconi grazie ad internet ha mondializzato il forcone”,esulta Morsello.
I bersagli sono multipli, radicali, definitivi: consiglieri comunali, provinciali, regionali, sindaci, onorevoli, senatori. Ci sono anche intimazioni. Per Alfano, Grillo, Crocetta. “Il voto corrotto elegge politici corrotti”. E poi: “con i ” Forconi” le categorie si autorappresentano, non avranno più bisogno dei parassiti rappresentanti servi di regime… Tutti quelli che si sono dichiarati rivoluzionari, compreso Crocetta lo dimostrino ora, altrimenti vadano a fare in culo…”
Martino Morsello sa anche volare alto: “Mandela è stato un rivoluzionario esattamente come noi”. E poi: “Arrestateci tutti, vogliamo diventare eroi”.
Quanto alle forze dell’ordine “per dovere istituzionale devono difendere lo Stato. E’ il popolo che democraticamente si elegge i governanti. Se questi truccano le carte, il popolo deve unirsi per ripristinare la democrazia, le regole oneste e civili”. Ma quando il popolo scenderà nelle piazze “le forze dell’ordine per dovere istituzionale saranno col popolo”.
“Il ministro siciliano Alfano mandi la polizia dentro il palazzo e collabori a tagliare la testa alla piovra. Il suo messaggio è ambiguo e pericoloso. si dia da fare a debellare il male che si annida dentro i palazzi di potere di tutta Italia e non perda tempo a costruirsi il partito”.
Infine un endorsment sul Movimento: “Equidistanza dai vuoti concetti di destra e di sinistra che per 60 anni hanno spaccato il popolo in due compromettendone la stessa esistenza”. E una sollecitazione, tra parentesi, di difficile interpretazione: “Gaber va assimilato, digerito e non solo ascoltato”.
A Grillo un consiglio: “Inviti le forze dell’ordine a mettersi con il popolo, noi invitiamo Grillo a imporre ai suoi onorevoli di organizzare una seduta parlamentare aperta al popolo; inviti i suoi elettori a partecipare nelle piazze dei forconi”.
“Chi cazzo sono questi Forconi?”, si è domandato Maurizio Crozza a Ballarò. La risposta è tutta nelle pillole di saggezza di Martino Morsello, proposte, “copia e incolla”.

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