
Una volta libero da pressioni ricattatorie l'esecutivo ungherese ha iniziato ad adottare una serie di misure volte a stimolare i consumi e incrementare il reddito delle famiglie quali la riduzione del 10% dei prezzi di gas naturale, luce e riscaldamento centralizzato, acqua, nettezza urbana, raccolta di rifiuti e rimozione scarti e dal primo Novembre sarà effettivo un taglio ulteriore dell'11,1% su luce, gas e riscaldamento.
Inoltre il governo aumenterà le pensioni del 2,4% allo scopo di preservarne il potere di acquisto (il settimo ritocco al rialzo delle pensioni in tre anni e mezzo), una modifica che inciderà sulle tasche di 2,8 milioni di persone.
Quello che sta accadendo in Ungheria dimostra i vantaggi di avere un governo che non e' schiavo dei poteri forti e il silenzio dei mezzi di informazione la dice lunga sugli effetti nefasti che tali organizzazioni hanno sul nostro paese nonche' sul servilismo di molti giornalai di regime.
Giuseppe De Santis
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