-di Franco Fracassi-
Soldi degli italiani su cui si pagano anche interessi
all’Esm. Una doppia truffa. L’accusa di un’economista canadese
«L’Italia si è definitivamente consegnata nelle mani del
Fondo monetario internazionale. Oramai si è quasi totalmente grecizzata. Il
governo Monti ha fatto molto in questo senso. Ma quello Letta si è superato.
Nemmeno i più ottimisti tra i liberisti avrebbero mai immaginato che il governo
in carica potesse abdicare al liberismo con tale servilismo». È l’analisi
dell’economista canadese Ellen Brown, presidente del Public Banking Insitute e
autrice di diversi libri premonitori della crisi e delle sue conseguenze, oltre
che analista economica per Global Research.
«L’ultimo atto, quello che mi ha fatto capire quanto si sia
sottomesso alla finanza il governo italiano, è la nomina di Carlo Cottarelli a
commissario della spending review. Cottarelli è un ex dirigente del Fondo
monetario internazionale. E che cosa ha fatto appena arrivato? Ha suggerito al
governo di chiedere fondi al Meccanismo europeo di stabilità (Esm) per
ricapitalizzare le banche italiane», prosegue l’analisi della Brown.
L’Italia sta versando, in varie rate, oltre centoventicinque
miliardi all’Esm. «Vi rendete conto dell’assurdità di quanto sta accadendo e di
come sia ancora più assurdo che non scoppi una rivoluzione in Italia? Il
governo sta versando una montagna di soldi all’Esm. Questi soldi, provenienti
dall’Italia, ritorneranno indietro, ma questa volta in prestito. In altre
parole, l’Italia dovrà pagare all’Esm gli interessi sul suo stesso denaro. E
non è finita. Questi soldi non serviranno per dare ossigeno alle imprese o
colmare il divario tra ricchi e poveri. Questi soldi andranno alle banche,
prime responsabili della crisi. Se non avete capito riassumo: una parte
considerevole dei soldi degli italiani sono finiti alle banche e a un
fantomatico fondo internazionale voluto fortemente dall’Fmi senza che gli
italiani ne traggano alcun beneficio e senza che gli italiani siano stati
consultati per questo».
Prosegue l’economista: «L’Italia ha bisogno di soldi per
rilanciare l’economia. E allora che cosa fa? Chiama un signore (Cottarelli) che
forse gli farà risparmiare quattro miliardi di euro con la spending review
mentre gliene ha fatti spendere centoventicinque con l’Esm. Un saldo negativo
di centoventuno miliardi di euro. Un vero affare. Vedo che il governo Letta è
bravo a fare i conti».
La Brown conclude la sua analisi con un giudizio durissimo
sul nostro presidente del consiglio: «Monti non era un servo del potere delle
banche e della finanza, perché era lui stesso personaggio chiave di quel mondo.
Letta è invece un fantoccio in mano a loro. Crede che con il suo atteggiamento
ossequioso possa entrare a far parte di quel mondo, mentre invece viene solo
sfruttato e trattato da garzone di bottega».
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