CBG
Coordination gegen BAYER-Gefahren/Coalition against BAYER-Dangers
Tradotto da Luciano
Dallapé
di Ruth Tippe (KEIN PATENT AUF LEBEN!) e Philipp Mimkes
La discussione sui semi geneticamente modificati è dominata
dalle critiche rivolte alla MONSANTO. Sulla scia della MONSANTO la compagnia
tedesca BAYER è diventata una delle più grandi multinazionali dell'agricoltura
nel mondo. La BAYER è già oggi uno dei principali fornitori di pesticidi e di
semi. Una recente indagine all'Ufficio Europeo dei Brevetti mostra che, in
termini di numero di brevetti sugli OGM, la BAYER è addirittura la prima.
Mais, frumento, riso, orzo, soia, cotone, barbabietola da
zucchero, rape, patate, tabacco, pomodori, uva: la lista delle piante
transgeniche di cui la BAYER CROPSCIENCE detiene il brevetto, è lunga. La
multinazionale ha brevettato anche alberi geneticamente modificati, come per
esempio, pioppi, pini ed eucalipti. Questo è il risultato di una recente
indagine presso l'Ufficio Europeo dei Brevetti di Monaco, in Germania, condotta
dalla Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer (Germania) assieme a
No Patents on Seeds! (No ai brevetti sui semi!). A questo scopo, l'iniziativa
ha esaminato tutte le richieste di brevetto presentate dalla BAYER negli ultimi
20 anni. Secondo i risultati dell'indagine, la Compagnia possiede 206 dei 2000
brevetti concessi in totale in Europa su piante transgeniche. Questo mette la
BAYER al primo posto, davanti a PIONEER (179), BASF (144), SYNGENTA (135) e
MONSANTO (119).
►
Brevetti OGM (Bayer, Syngenta)
►
Brevetti OGM (BASF, Pioneer, Dow, Monsanto)
Azione di protesta davanti alla sede di Bayer Regno Unito...
Crescente concentrazione del mercato
Con una fetta di mercato del 20 per cento, la BAYER
CROPSCIENCE, una sussidiaria posseduta interamente dalla BAYER AG, è la seconda
maggior produttrice al mondo di pesticidi, (dopo SYNGENTA). Riguardo ai semi la
Compagnia è al settimo posto con una fetta di mercato del 3 per cento.
Il processo di concentrazione del mercato agricolturale sta
procedendo da decenni. Nel settore semi e pesticidi, le dieci più grandi
multinazionali possiedono una fetta di mercato di oltre il 70%. L'obiettivo di
questo oligopolio è quello di spartirsi il mercato, stabilire i prezzi,
indirizzare le politiche e, alla fine, controllare il modo in cui l'umanità
produce il cibo e quindi controllare le sorti dell'intero pianeta. "Chi
controlla i semi, comanda il mondo" ha detto una volta l'ex Segretario di
Stato statunitense Henry Kissinger. E, a tal fine, i brevetti su piante e
animali sono mezzi essenziali.
Già nel 2008 lo studio International Assessment of
Agricultural Science and Technology for Development (valutazione internazionale
della scienza agricola e della tecnologia per lo Sviluppo, IAASTD), avviato
dalle Nazioni Unite e dalla Banca Mondiale, ha espresso preoccupazione per il
fatto che la ricerca e la diffusione delle conoscenze vengono limitate dalla
crescente registrazione di brevetti. Specialmente nei paesi in via di sviluppo,
ciò rende più difficile l'adozione di pratiche agricole adattate alla
situazione locale, che contribuirebbero alla sicurezza alimentare e alla
sostenibilità economica.
...in Germania...
Uso crescente di erbicidi
MONSANTO è di gran lunga il maggior fornitore nel mondo di
semi geneticamente modificati. La multinazionale ha acquisito dozzine di
piccoli produttori e coltivatori di semi, raggiungendo una fetta di mercato
intorno al 27%. La compagnia statunitense è anche davanti a tutti nella vendita
di erbicidi: il 95% della soya OGM e il 75% di piante OGM, tipo il mais o il
cotone, sono resistenti all'erbicida glifosato (nome commerciale ROUNDUP),
sviluppato dalla MONSANTO.
Ci sono studi che indicano che l'uso di questa sostanza può
causare difetti alla nascita e cancro. Un numero sempre più alto di coltivatori
ne vengono avvelenati, soprattutto in America Latina. Contrariamente alle
costanti promesse dell'industria, l'uso di piante geneticamente modificate non
ha per niente diminuito l'uso di pesticidi, che invece è continuamente
aumentato. Le critiche rivolte alla MONSANTO, sono quindi giustificate.
Ma questo mette le compagnie tedesche BAYER e BASF in una
posizione di comodo, in quanto non ricevono molta attenzione nel dibattito
pubblico. Invece, il glufosinato, un pesticida della BAYER, parente del
glifosato, che viene usato anch'esso in combinazione con semi resistenti agli
erbicidi, è altrettanto pericoloso. Il principio attivo può causare deformità
nel feto ed è perciò classificato come reprotossico. Per questa ragione
l'erbicida dovrà essere ritirato dal mercato europeo al massimo entro il 2017.
Ma ciò non ha impedito alla BAYER di annunciare, nel maggio 2013, la
costruzione di una nuova enorme fabbrica di glufosinato negli USA. Con questa
mossa, la multinazionale vuole colmare il vuoto causato dalla crescente
inefficacia del glifosato contro le erbe selvatiche.
Arriva la BAYER
Nel campo della "tecnologia OGM verde", la BAYER
sta costantemente avanzando.
La Compagnia sta portando avanti la ricerca sulle piante
geneticamente modificate, fin dagli anni '80. Nel 2001 ha fatto il suo ingresso
tra le grandi del settore con l'acquisizione di AVENTIS CROPSCIENCE, la quale a
sua volta era stata creata dai settori OGM di SCHERING, RHONE POULENC e
HOECHST. In seguito la BAYER ha comprato altre compagnie, come PLANT GENETICS
SYSTEMS, PLANTTEC, PROSOY GENETICS e ATHENIX. Inoltre ha creato accordi di
cooperazione con compagnie di biotecnologia, come la EVOGENE (ricerche sul riso),
MERTEC (soia) e FUTURAGENE (cotone), oltre che con istituti di ricerca come il
Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (frumento) e il
Brazilian Centre for Sugarcane Technology (canna da zucchero).
Al momento la BAYER raggiunge le vendite maggiori con i semi
di cotone, su cui la Compagnia possiede 18 brevetti OGM. La BAYER fornisce
anche colza, canna da zucchero, mais e soia geneticamente modificati e, già
dieci anni fa, ha fatto domanda per l'importazione in Europa del riso OGM resistente
agli erbicidi, LL62.
...e in Australia, © Greenpeace/Houspan
206 brevetti OGM della BAYER
La nostra indagine mostra che negli ultimi 20 anni, la Bayer
ha presentato un totale di 771 domande all'Ufficio Europeo Brevetti e 206 di
queste sono state accettate (vedi tabella). Addirittura due compagnie tedesche
sono in testa per numero di brevetti assegnati negli ultimi tre anni: la BASF
con 69 e la BAYER con 56.
La BAYER, detiene 26 brevetti solo per amido e zucchero.
L'obiettivo è quello di produrre amido per uso industriale attraverso piante
geneticamente modificate e, sempre attraverso la modificazione genetica,
produrre specifici tipi di zucchero per usi speciali.
23 brevetti della BAYER riguardano la resistenza agli
erbicidi. I brevetti sul glufosinato risalgono in parte agli anni '80 e sono
ora scaduti. Per estenderne la durata, la BAYER ha apportato piccoli
cambiamenti al DNA di piante importanti come la soia e il cotone e ha fatto
domanda di nuovi brevetti in tal senso.
Dal momento che il brevetto per il glifosato della MONSANTO
è anch'esso scaduto, la BAYER lo sta producendo e detiene 10 brevetti sulle
tecnologie di produzione. Per esempio, il brevetto N. EP1994158, descrive un
processo di resistenza al glifosato con il quale la BAYER ha avanzato diritti
su ben 23 piante diverse, tra cui mais, frumento, orzo, soia e riso, vari
alberi e addirittura erbe.
Lo scandalo della contaminazione
In agosto 2011, la BAYER ha ricevuto dall'Unione Europea, il
permesso di importare la soia resistente al glufosinato del tipo A5547-127.
Questo tipo di soia sarà coltivata principalmente in Sud America e importata in
Europa come mangime per animali. Solo pochi mesi prima, la Compagnia aveva
ottenuto, per questa soia, un brevetto che sarà valido fino al 2026. Il brevetto,
con il prevedibile proposito di evitare controlli indipendenti, dà alla
Compagnia anche il diritto esclusivo di controllare i semi per quanto riguarda
le contaminazioni da questo tipo di soia geneticamente modificata.
Una pianta resistente al glufosinato, è anche stata la
responsabile del più grande scandalo da contaminazione nella storia
dell'ingegneria genetica. Nel 2006, il riso genetico modificato del tipo LL
601, fu trovato nei supermercati di tutto il mondo, anche se non esisteva alcun
permesso. Poco più del 30% del raccolto degli Stati Uniti risultò contaminato.
L'Europa e il Giappone bloccarono tutte le importazioni di riso dal Nord
America. Nel 2012 la BAYER dovette pagare oltre 900 milioni di dollari di
indennizzo ad agricoltori danneggiati dalla contaminazione.
Il riso LL 601 esiste ancora e viene regolarmente trovato
nel riso commerciato convenzionalmente.
Brevetti Terminator
Per migliaia di anni gli agricoltori hanno prodotto i loro
semi creando tipi di piante che si adattavano in modo ottimale alle condizioni
locali. Questo metodo auto-perpetuante è chiaramente problematico per i
produttori su vasta scala. Il trucco più insidioso usato dai giganti
dell'agricoltura contro la libera riproduzione dei semi, è la cosiddetta
"tecnologia terminator": una modificazione genetica che rende la
pianta sterile dopo un solo ciclo di semina e costringe quindi gli agricoltori
a comprare ogni anno nuovi semi.
Tutte le grandi compagnie del settore agricolo conducono
ricerche sui semi "terminator" e hanno ottenuto dei brevetti in
questo campo. Dopo l'acquisizione di Hoechst Schering Agrevo GmbH (in seguito
divenuta AVENTIS), anche la BAYER detiene brevetti sulla tecnologia
"terminator". Per esempio, uno si chiama "Processo per la
produzione di piante a sterilità femminile".
Le piante terminator non sono usate al momento, perchè dal
2000, esiste una moratoria dovuta alla Convenzione ONU sulla diversità
biologica. Questa però non è legalmente vincolante e ci sono stati svariati
tentativi di indebolire il bando. Se questi tentativi dovessero aver successo,
ne deriverebbe una immensa minaccia alla biodiversità e alla sicurezza
alimentare di milioni di persone che vivono solo di agricoltura, specialmente
nei paesi in via di sviluppo. Per questo, ci sono in tutto il mondo iniziative
ecologiche che chiedono un bando permanente su questa tecnologia, così come sui
brevetti che la riguardano.
Scambio di brevetti
Malgrado l'alto numero di brevetti e cooperazioni, il
programma di ingegneria genetica della BAYER si basa principalmente su due sole
tecniche: prima, semi resistenti agli erbicidi, venduti in combinazione con gli
erbicidi glufosinato o glifosato; seconda, piante che contengono il Bacillus
thuringiensis (Bt), un batterio velenoso che uccide gli insetti.
Entrambi i metodi sono sul mercato dagli anni '90. A causa
dei pericoli che causano all'uomo e all'ambiente, la Coalizione contro i
pericoli derivanti dalla Bayer (CBG Germania) chiede che il glufosinato e il
glicosato siano immediatamente ritirati dal mercato.
Dal momento che le piante geneticamente modificate perdono
via il loro effetto, la BAYER ha scambiato molti brevetti con MONSANTO, DUPONT,
SYNGENTA e DOW. Le compagnie usano ora le tecniche dei loro concorrenti e
offrono semi che sono resistenti a due o anche tre erbicidi. Nel 2012 è stato
introdotto un tipo di soia resistente al glufosinato, al glifosato e al 2,4D
(quest'ultimo era un componente del defoliante Agent Orange, usato in Vietnam).
La MONSANTO ha recentemente fatto domanda per avere il permesso di importare in
Europa il mais dolce "Smartstax", che non solo è immune al glifosato
e al glufosinato, ma contiene anche sei tossine del Bacillus thuringiensis.
Brevetti su piante convenzionali
Negli ultimi 25 anni, la BAYER e i suoi simili non sono
riusciti a scuotere lo scetticismo dei consumatori Europei nei confronti
dell'ingegneria genetica. La BASF si è arresa e ha spostato negli USA l'intero
settore della ricerca sugli OGM.
Inoltre le profezie sugli esiti delle manipolazioni
genetiche si sono rivelate sbagliate. I raccolti non sono aumentati
significativamente e l'uso dei pesticidi non si è ridotto. Per questi motivi la
BAYER sta ora intensificando di nuovo l'uso di metodi di coltivazione
convenzionali. Ma la coltivazione convenzionale genera profitto solo se la
compagnia ha dei brevetti su di essa, e così la BAYER mira a ottenerli e ci è
già riuscita. Nell'agosto del 2011, l'Ufficio Europeo Brevetti, ha concesso un
brevetto per la coltivazione di piante con accresciuta resistenza allo stress
(brevetto EP1616013). Il brevetto è valido fino al 2024. I fattori considerati
di stress sono, per esempio, siccità, troppa luce o troppo calore o un terreno
povero di sostanze nutrienti.
Solo 100, dei 2000 brevetti rilasciati dall'Ufficio Europeo
Brevetti, riguardano piante coltivate convenzionalmente. Una prassi comune è
anche quella di prendere piante coltivate prima convenzionalmente e geneticamente
manipolate in seguito, perché in questo modo è più facile ottenere il diritto
al brevetto. Concedendo questi brevetti, l'Ufficio Europeo Brevetti accetta, di
fatto, che anche piante coltivate convenzionalmente siano dichiarate
"invenzioni" e che le risorse genetiche vengano monopolizzate.
Questo dimostra che la legge internazionale sui brevetti è
cambiata significativamente. Sia la Convenzione di Strasburgo sui Brevetti, nel
1963, che la Convenzione Europea sui Brevetti, nel 1977, escludevano richieste
di diritti proprietari riguardanti "procedure essenzialmente
biologiche". Razze e speci di animali o piante non venivano considerate
invenzioni da proteggere e l'obiettivo della decisione era quello di impedire
che i processi vitali divenissero beni di mercato. Questa situazione avrebbe
reso pressoché impossibile che l'ingegneria genetica diventasse un settore
economico redditizio. Perciò le lobby della BAYER e delle altre compagnie,
hanno fatto di tutto per reinterpretare la legge con qualche acrobazia legale.
Il colpo buono è venuto nel 1980, quando un ufficio brevetti statunitense ha
concesso il copyright su un batterio, sostenendo che era molto più simile a un
composto chimico senza vita che non a un cavallo, a un'ape o a una fragola. Da
quel momento in poi le cose si sono mosse in fretta. Nel 1988, l'Università di
Harvard è riuscita ad ottenere la proprietà intellettuale sul cosiddetto
oncomouse (un topo particolarmente suscettibile di contrarre il cancro) e ha
immediatamente concesso un contratto di licenza alla compagnia farmaceutica
DuPont. Oggi, l'Ufficio Europeo Brevetti concede diritti proprietari anche su
piante coltivate convenzionalmente.
C'è comunque uno spiraglio di speranza. Nell'ultimo incontro
prima della pausa estiva, il Deutscher Bundestag, il parlamento tedesco, ha
deciso di cambiare la legge tedesca sui brevetti e bandire la concessione di
diritti proprietari su animali e piante allevati convenzionalmente. E' vero che
questa legge non interferisce con le pratiche dell'Ufficio Europeo Brevetti, ma
è possibile che altri paesi decidano di imitarla e bandiscano i brevetti sugli
organismi viventi.
Numero di brevetti emessi dall'Ufficio Europeo Brevetti
1. BAYER
206
2.
DUPONT-PIONEER 179
3. BASF 144
4. SYNGENTA
135
5. MONSANTO 119
6. DOW 20
Numero di domande di brevetto
1. DUPONT-PIONEER 1.454
2. BASF 1.273
3. SYNGENTA 961
4. MONSANTO 811
5. BAYER 771
6. DOW 228
Nessun commento:
Posta un commento