mercoledì 30 ottobre 2013

COME LA NATO UCCIDE I PESCATORI ITALIANI

I lavoratori del mare trucidati il 4 novembre 1994 dalla Nato a bordo del peschereccio Francesco Padre

di Gianni Lannes



Se il mare fosse un libro, vi leggeremmo la tragedia di cinque uomini, una cane e una barca. Una storia ufficiale intrisa di menzogne, plasmata con l'occultamento delle prove, il depistaggio delle indagini e sigillata dal segreto di Stato.

Il caso più emblematico è quello del peschereccio Francesco Padre: un'imbarcazione affondata da un sommergibile USA il 4 novembre 1994. Sono stati assassinati 5 pescatori ed il loro cane Leone.

Nel 2009 ho pubblicato il libro NATO: COLPITO E AFFONDATO che ricostruisce nei dettagli la strage. Pochi mesi dopo, nel febbraio 2010 la Procura della Repubblica di Trani (il pm Giuseppe Maralfa) sulla base di quanto pubblicato in questo volume, ha riaperto l'indagine archiviata nel 1997. Recentemente i magistrati hanno presentato una rogatoria internazionale: gli Stati Uniti d'America non hanno fornito alcuna informazione.



Sempre nel 2009 la Rai (il programma La storia siamo noi) mi aveva commissionato un’inchiesta. Dopo aver subito due attentati, uno dinamitardo (2 luglio 2009) e l’altro incendiario (5 novembre 2009), denunciati alla magistratura che ancora oggi brancola nel buio e minacce di morte anche recenti alla mia famiglia, dopo aver vissuto due anni sotto la protezione della Polizia di Stato con decine di atti parlamentari a tutt'oggi senza risposta sulla mia vicenda, da parte di ben due governi (Berlusconi e Monti), viale Mazzini ha deciso di censurare questo lavoro informativo.


Allora, c'è bisogno di realizzare un film documentario sulla vicenda che tocca tutti noi, perché è sempre in gioco la verità e la giustizia, in un Belpaese privo ormai di sovranità.
Occorrono almeno 20 mila euro per portare a termine il film documentario. Attualmente 40 persone hanno messo a disposizione dell'iniziativa la somma di euro 3.960.

Questo diario internautico, i cui contenuti sono gratuiti, è visitato quotidianamente da migliaia di persone, e ha raggiunto adesso in meno di due anni ben 2.011.513 visualizzazioni. Non gode finanziamenti di nessun genere. Non vivo di rendita ma di onesto lavoro alla luce del sole. Non ho guadagnato e non intascherò un centesimo di euro da questa iniziativa, per la quale sto lavorando gratuitamente.  

Chiunque può volontariamente finanziare questa iniziativa con un bonifico bancario sul seguente conto corrente di Poste Italiane numero  

93227742 (Iban: IT80 J076 0115 7000 0009 3227 742)

specificando la causale "Francesco Padre: contributo per documentario". Tutti i versamenti saranno debitamente registrati e pubblicati su questo blog.

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