giovedì 12 dicembre 2013

Il sindacato di Polizia, Coisp: “Lacrimogeni dentro il Parlamento, le pa*** fumano anche a noi”

COISP55Il segretario del sindacato di Polizia si scaglia contro i manifestanti violenti -e annuncia di aver denunciato per violenza sessuale una No Tav- e contro la politica, richiedendo più manifestazioni. Al tempo stesso, però, si allontana totalmente da Grillo e dai Forconi.
-Redazione- Franco Maccari infuriato. Il segratario generale del sindacato di Polizia Coisp -lo stesso che si rese protagonista del sit-in sotto le finestre dell'ufficio della mamma di Federico Aldrovandi- non le manda dire, intervistato a La Zanzara, riguardo l'attuale situazione italiana: Movimento Cinque Stelle, Forconi e No Tav. Ma anche Stato, tasse e scontento dei cittadini. Un mix che sta destabilizzando l'Italia, tanto che diventa difficile trovarsi completamente d'accordo con una o con l'altra parte.
Nello specifico, tutto è nato dalla domanda dell'intervistatore riguardo i No Tavdella Val di Susa. Maccari, ricordando il gesto della ragazza che baciò i caschi degli agenti, ha spiegato di averla denunciata. "Ci sono un paio di reati", ha infatti specificato. "Uno è l’oltraggio, ma anche la violenza sessuale. Se io vengo lì e la bacio sulla bocca, non è reato? Se un poliziotto va a baciare un manifestante a caso viene fuori la terza guerra mondiale". "Siamo stanchi di prendere le botte dai No Tav e non solo da loro",  ha aggiunto."Se lo facciamo ci sono miliardi di polemiche, altro che casco, viene fuori la guerra mondiale appena tocchiamo con un fiorellino qualcuno. In italia non si può più fare niente."

"Gli ordini oggi sono diversi", ha illustrato ancora. "temono che la reazione produca risultati peggiori. Ma i questori hanno lavorato poco per strada, io non sono d’accordo." "A Roma, quando hanno sfasciato tutto, abbiamo arrestato sei persone. Il magistrato non ha convalidato l’arresto, vi pare normale?", s'è domandato. "Bisogna essere inflessibili nei confronti di chi non manifesta pacificamente".
Il segretario del Coisp non è poi riuscito a trattenere la propria verve e ha aggiunto di esser arrabbiato anche nei confronti della classe politica. "Molte volte vorremmo passare di là, altroché fare servizio", ha chiosato. "Siamo normali cittadini, mica viviamo in un mondo a parte. Abbiamo figli che vanno a scuola. Non stiamo coi forconi, ma in alcuni casi ci sono motivazioni giuste, che fanno incazzare anche noi." "Una volta ho detto che viene voglia dipuntare i lacrimogeni non verso la folla ma verso il Palazzo", ha proseguito. "Era un caso specifico, si era scoperto che al ristorante del Senato si mangiava a 2 euro e 70 quando noi mangiamo i panini. Ma viene voglia, certo. In certi momenti le palle fumano, viene la rabbia vedendo che ci tagliano costantemente i mezzi per la difesa dei cittadini. Però non ho detto che lo facciamo." "Le manifestazioni in Italia dovrebbero essere molte, ma molte di più", ha sintetizzato. "Forse per vent’anni non sono state fatte".
Si tratta dunque un avvicinamento al pensiero di Grillo, che invitava le forze dell'ordine a unirsi ai cittadini in protesta? Maccari smentisce: "Molti come lui hanno un cervello come un flipper, un neurone che gira impazzito". 
"Quando si pronunciano certe frasi si tratta di populismo di bassa lega che ci mette in grande difficoltà", ha spiegato Maccari. "Perché poi sul terreno, la gente magari pretende che ci togliamo il casco, le divise e che spariamo. Non c’è nessun rischio di disobbedienza civile tra i poliziotti, abbiamo le palle che girano, ma è un’altra cosa. Noi abbiamo un ruolo." "I palazzi del potere sono la democrazia", ha concluso. "Noi continueremo a farla fino all’ultimo questa cosa."

Nessun commento:

Posta un commento