martedì 9 dicembre 2014

Ci troviamo sull’orlo di una guerra nucleare a causa delle azioni degli Stati Uniti contro la Russia e la Cina


Il famoso scrittore e giornalista britannico John Pilger critica la politica degli Stati Uniti verso la Russia.  Secondo lui, i paesi occidentali cercano di provocare la Russia e la Cina per farle abboccare e coinvolgerle in una grande guerra, probabilmente nucleare.
Durante un convegno organizzato questa settimana a Londra per il Centro
di Ricerca di Giornalismo, una alleanza di informatori ed attivisti che promuove la libertà nei media, John Pilger ha criticato duramente la politica degli Stati Uniti e dell’Occidente verso la Russia. Lo scrittore ha accusato gli USA di cercare di provocare la Russia e la Cina, coinvolgendole in una guerra a grande scala, informa Sputinik. “Il mondo si trova sull’orlo di una guerra a grande scala, possibilmente nucleare. Già a questo contribuiscono le azioni degli USA di isolamento e di provocazione alla Russia ed alla Cina”, ha detto il giornalista.
In precedenza, Pilger ha pubblicato sul suo sito web ufficiale un articolo “ La guerra mediatica ed il trionfo della propaganda “ (“War by media and the triunph of propaganda” ), nel quale afferma che i media manipolano le informazioni sugli avvenimenti nel mondo.
“Il tempo in cui viviamo è estremamente pericoloso. I fatti nella percezione pubblica sono tanto distorti che la propaganda  si trasforma in un “governo invisibile”. Questo è il governo reale che comanda direttamente, senza timore di sbagliarsi. Il suo principale obiettivo è conquistarci: il nostro senso del mondo e la nostra capacità di discernere la verità dalla menzogna” , ha scritto nell’articolo.
Perché  così tanta parte  del giornalismo ha ceduto il posto alla propaganda? Perché la censura e la distorsione  è divenuta una pratica standard?  Perché la BBC così spesso è portavoce dei  potere più biechi? Perché il New York Times e il Washington Post si dedicano ad  ingannare i loro lettori? Queste le domande che pone Pilger.
Pilger argomenta anche che la escalation con cui si cerca di mettere sotto silenzio la verità su quello che sta accadendo in Ucraina non ha precedenti.
“Gli aiuti segreti di Washington a Kiev ed alle sue brigate neonaziste, permette a Kiev di commettere crimini di guerra senza possibilta’ di castigo. (……). I dati che non confermano la partecipazione della Russia nella catastrofe del Boeing 777 si mettono sotto silenzio”, scrive Pilger. Il suo articolo è stato una risposta alla recente risoluzione degli Stati Uniti contro la Russia.
Tratto da Counterpunch
Tradotto da Luciano Lago

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