“Un atto dovuto”, si sono giustificati gli esattori. Ma lui precisa che “Equitalia figura come secondo soggetto creditore, il primo è una banca”. Equitalia, sostiene Buttiglione:
“Si comporta come gli avvoltoi che aspettano che qualcuno colpisca la preda per poi lanciarcisi sopra. Se avessero voluto fare qualcosa per aiutarmi avrebbero potuto farlo quando sono andato lì a piangere in ginocchio. Oramai hanno di fronte un paziente in coma che sta morendo, come fanno a tornare indietro? Io mi vergogno di loro, non hanno un’anima. Oggi l’unica soluzione è che qualcuno mi aiuti a riprendermi la casa, considerato che il procedimento per l’asta è partito”.
Dal canto suo la società di riscossione, raggiunta dal quotidiano abruzzese Il Centro, ha spiegato:
“Il ruolo di Equitalia, in questo caso, è quello di garante dei crediti tributari nei confronti dello stato», spiega la società. «Per questo interviene una volta isituita la pratica. Equitalia non ha effettuato direttamente il pignoramento nei confronti di Silvio Buttiglione, ha solo posto in essere un atto dovuto”.
Silvio Buttiglione resterà di fronte ai cancelli Equitalia “fino a sabato”. Chiede una “legislazione diversa”, prendendo spunto da altri paesi, e dice di voler “sensibilizzare l’opinione pubblica, considerato che ci sono milioni di casi così”. Prossima fermata, davanti alla sede della Banca d’Italia. Non esclude anche una tappa a Roma, dove ha già manifestato in passato.
fonte: http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/silvio-buttiglione-casa-pignorata-da-equitalia-dono-rene-chi-mi-aiuta-1803499/
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