Il Sindaco di Firenze è stato condannato in primo grado dalla Corte dei Conti della Toscana.
Dispensa lezioni di politica ogni giorno in televisione, rilascia interviste in cui spiega come migliorare l’Italia, illustra i suoi programmi futuri e cerca di spiegarci come eliminare gli spechi nella pubblica amministrazione. Un candidato ideale in apparenza ma con un grosso scheletro nell’armadio. Matteo Renzi è stato infatti condannato in primo grado dalla Corte dei Conti della Toscana.
Sicuramente un biglietto da visita non proprio positivo per il Sindaco fiorentino del Pd che punta dritto a Palazzo Chigi. Una condanna, seppur in primo grado, per un amministratore locale non è decisamente una cosa bella! Il Sindaco infatti, quando era Presidente della Provincia di Firenze, aveva assunto dei dipendenti con una categoria di inquadramento sbagliata rispetto ai requisiti realmente posseduti da queste persone.
In pratica Renzi aveva assunto 4 segretarie per il suo staff con un contratto di categoria D invece che C. Queste infatti non possedevano alcuna laurea, pertanto è stato ravvisato un danno erariale che il giudice contabile aveva originariamente stimato in 2 milioni e 155mila euro. Oltre al Sindaco condannati anche altri esponenti del Pd e della sinistra che facevano parte di quella maggioranza in Provincia.
E Renzi sarebbe il nuovo che avanza? Dobbiamo affidare i conti del nostro Stato ad un condannato?
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