venerdì 20 febbraio 2015

Sempre più una farsa le attività anti ISIS della coalizione capeggiata dagli USA. Si svelano da più fonti le complicità e gli appoggi di cui hanno goduto i terroristi


Scoperti armamenti sauditi in uno degli arsenali dell’ISIS
Le forze di sicurezza irachene  hanno informato oggi circa il ritrovamento ed il sequestro di un arsenale, localizzato nel sud della città di Tikrit , che appartiene al gruppo terrorista dell’ISIS (Stato Islamico) che include armi di vario tipo e munizioni, il tutto con il marchio dell’Arabia Saudita.
Gli esperti ritengono che questa sia una ulteriore prova dell’appoggio logistico e finanziario che questo paese continua a fornire al gruppo terrorista dell’ISIS nonostante che il Regno Saudita sia ufficialmente entrato nella coalizione contro lo Stato Islamico capeggiata dagli Stati Uniti. Risulta che la politica saudita rispetto alle crisi in atto in Iraq ed in Siria non è per nulla cambiata neppure con la successione del nuovo re Salman bin Abdulaziz Al Saud salito di recente al trono di Ryad.

Nell’arsenale scoperto dalle forze di sicurezza si sono ritrovati 189 mortai, un centinaio di fucili mitragliatori, un quantitativo di esplosivi e granate che presentano tutte il marchio dell’Arabia Saudita, lo ha riìferito Abdolà al-Yiburi, un componente del Consiglio delle autorità della città di Mosul nelle sue dichiarazioni rilasciate ad una agenzia di informazioni locale, la Al-Musle.
Rispetto a questo, il giornale turco Ayddinlilk, ha rivelato che alcuni dei commercianti sauditi, come Saud al-Shaalan, che mantengono legami abbastanza forti con gli estremisti salafiti, facilitano l’invio di armamenti per i terroristi dello Stato Islamico per mezzo delle imbarcazioni che salpano alla volta del porto di Bengasi in Libia.
Queste informative vengono diffuse dopo che l’Arabia Saudita aveva adottato una decisione di associarsi alla lotta al terrorismo (?!?), in appoggio alla recente risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in quanto al voler sradicare le risorse finanziarie e di armamento del Fronte Al-Nusra e dell’ISIS.
Gli esperti ritengono che la continuità dell’appoggio finanziario e logistico dell’Arabia saudita ai terroristi dello Stato Islamico, è una prova molto evidente che questo paese non ha cambiato l’impostazione della sua politica di sostegno ed ispirazione del terrorismo salafita-wahabita che si è diffuso nella regione.
Anche in Francia è stata di recente dibattuta la questione dell’appoggio fornito ai terroristi radicali islamici, divenuta sempre più attuale alla luce degli ultimi avvenimenti. Tuttavia i media del sistema hanno passato sotto silenzio la deposizione fatta dal Generale francese Vincent Desportes, generale di divisione e professore associato presso la facoltà di Scienze Politiche di Parigi, il quale, davanti alla commissione per gli Affari Esteri, per la Difesa e per le Forze Armate, ha dichiarato: “L’Isis è stato creato dagli Stati Uniti”. Seguono i dettagli delle dichiarazioni:
Il 17 dicembre 2014 la commissione per gli Affari Esteri, per la Difesa e per le Forze Armate ha dibattuto in seduta pubblica la proroga dell’operazione “Chammal” in Iraq.
Presieduta da Jean-Pierre Raffarin, la commissione ha sentito – durante la discussione – il generale di seconda sezione Henri Bentégeat, ex capo di stato maggiore delle forze armate, il generale di corpo d’armata Didier Castres, vicecapo operativo di stato maggiore, l’on. Hubert Védrine, ex ministro degli Esteri, il generale di divisione a riposo Vincent Desportes – professore associato presso la facoltà di Scienze Politiche di Parigi – e l’on. Jean-Yves Le Drian, ministro della Difesa.
Rivediamo in dettaglio alcuni stralci dell’intervento del generale Vincent Desportes.
Iniziando il suo discorso con una breve presentazione dell’ISIS (Daesh in arabo), nel mettere soprattutto in evidenza il vero pericolo di questo gruppo terroristico rispetto ai nostri interessi vitali, ha detto senza mezzi termini: “Chi è il dottor Frankenstein che ha creato questo mostro? Diciamolo chiaramente, perché ciò comporta delle conseguenze: sono gli Stati Uniti. Per interessi politici a breve termine, altri soggetti – alcuni dei quali appaiono come amici dell’Occidente – hanno contribuito, per compiacenza o per calcolata volontà, a questa creazione e al suo rafforzamento, ma le responsabilità principali sono degli Stati Uniti. Questo movimento, con la fortissima capacità di attrarre e diffondere violenza, è in espansione. È potente, anche se è caratterizzato da punti profondamente vulnerabili. È potente, ma sarà distrutto. Questo è certo. Non ha altro scopo che quello di scomparire”.
Fonti: HispanTv                    Agenceinfolibre.fr

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