venerdì 20 febbraio 2015

MARINE LE PEN: ''DISASTRO LIBIA COLPA DI SARKOZY E ORA VIA SCHENGEN, DIFESA STATO LAICO, PIU' FORZA A ESERCITO E POLIZIA''

MARINE LE PEN: ''DISASTRO LIBIA COLPA DI SARKOZY E ORA VIA SCHENGEN, DIFESA STATO LAICO, PIU' FORZA A ESERCITO E POLIZIA''
PARIGI - ''La catastrofe che vediamo oggi in Libia ha un solo colpevole: Nicolas Sarkozy''. Parola della leader del Front National francese Marine Le Pen che, in un'intervista a Repubblica, sottolinea che e' ''interesse di tutti non partecipare a questa guerra'' e invita l'Europa a chiudere le frontiere.
''La Francia non deve impegnarsi nel conflitto libico - spiega -. E' la comunita' internazionale che deve intervenire, tagliando i flussi di finanziamento all'Is''.

''Alcuni Paesi con i quali abbiamo relazioni diplomatiche hanno un atteggiamento ambiguo nei confronti dell'Is - aggiunge -, per esempio la Turchia. Non possiamo restare alleati con Paesi che sono compiacenti con l'Is, per non dire complici''.
Forse, sottolinea, era meglio lasciare Gheddafi al potere: ''il regime libico era autoritario, ma laico. Riusciva a tenere insieme le diverse minoranze e a controllare i flussi migratori. La geopolitica e' la scelta del meno peggio. Gheddafi era meno peggio dei fondamentalisti islamici''.
Ora, dice, ''per difenderci da nuovi attacchi serve una politica radicalmente diversa, non iniziative risibili come il sito lanciato dal governo francese stop jihadisme, le giornate della laicita' o della fratellanza. Non e' con i buoni sentimenti che combatteremo il terrorismo''.
Quattro le proposte del Front National: ''rivedere le nostre alleanze internazionali, blocco dell'immigrazione e sospensione di Schengen, lotta contro le divisioni comunitarie e qualsiasi violazione della laicita', aumento dei mezzi per esercito, polizia, servizi segreti abbandonando l'austerity imposta dall'Ue che minaccia la nostra sicurezza''.
Le proposte di Marine Le Pen fanno molta presa sull'opinione pubblica fracese. Un recentissimo sondaggio ha mostrato che il Front National è saldamente il primo partito di Francia e oggi supera il 33% dei consensi, sette punti percentuali avanti rispetto il secondo, che non è il partito socialista di Hollande, ma l'Ump che ha deciso di rimettere in sella al vertice proprio Sarkozy.
Redazione Milano
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