lunedì 19 gennaio 2015

LA BANCA CENTRALE SVIZZERA HA REPUTATO DI NON RIUSCIRE A REGGERE LA FUGA DALL'EURO E HA SGANCIATO IL FRANCO (CAMPOLONGO)

LA BANCA CENTRALE SVIZZERA HA REPUTATO DI NON RIUSCIRE A REGGERE LA FUGA DALL'EURO E HA SGANCIATO IL FRANCO (CAMPOLONGO)


Come si sa, ieri con un comunicato a sorpresa, la banca centrale svizzera ha annunciato di aver sganciato il franco svizzero dalla soglia minima di cambio con l’euro di 1,20. Il risultato è che la moneta unica europea, quella che avrebbe dovuto “spezzare le reni” al dollaro ed a tutte le altre valute internazionali per divenire la moneta rifugio, è letteralmente crollata di fronte alla divisa svizzera.
Al momento in cui stiamo scrivendo, l’euro è addirittura scivolato sotto la parità con il franco svizzero.

Il supporto al cambio a 1,20 era stato attuato tre anni fa dall’autorità elvetica per proteggere l’economia interna dal rischio di una sopravalutazione rispetto alla moneta unica, rischio che oggi è considerano superato dalle autorità elvetiche.
Ora, quando un cambio “fisso” viene liberato, possono accadere due cose: la moneta che abbandona il cambio può o svalutarsi o rivalutarsi rispetto a quella presa a parametro (in questo caso l’euro). Se la moneta che abbandona il cambio fisso si svaluta, significa che il suo sistema economico è considerato meno appetibile rispetto alla moneta di riferimento. Se si rivaluta, invece, è considerata più “solida”.
Bene: nel giro di poche ore il franco svizzero si è rivalutato fino al 30% rispetto all’euro. Questo significa che i mercati e gli investitori hanno deciso di investire in massa nella vera moneta rifugio, il franco svizzero, abbandonando una moneta assolutamente farlocca e priva di futuro come l’euro, accettando di perdere fino al 30% del proprio valore.
Quando l’oscillazione è così forte, appare del tutto evidente che la moneta che “perde” valore è considerata poco meno che carta straccia rispetto all’altra.
L’euro recupererà valore? Molto probabilmente la BCE inizierà a vendere riserve di franchi svizzeri ed acquistare euro pur di sostenere il cambio, privandosi così di importanti depositi in valuta pregiata (la stessa mossa suicida che fece l’italico stivale nel 1992 per evitare di svalutare rispetto alle monete dello SME. Mossa inutile, dato che poi la svalutazione avvenne comunque, solo che bruciammo fior di riserve valutarie).
Ciò su cui vogliamo soffermarci un attimo, però, è che queste considerazioni le facemmo mesi fa, in tempi non sospetti, quando consigliammo piuttosto caldamente di diversificare i propri risparmi rispetto all’euro. Non siamo stati bravi, siamo stati semplicemente attenti ai fondamentali dell’economia.
In fondo, perchè investire nella moneta di una zona in deflazione, con il pil asfittico e le previsioni di crescita più basse a livello internazionale? Ovviamente nessuno dotato di senno lo farebbe.
E difatti, al di là della retorica dei nostri media, dei proclami roboanti degli oligarchi europei e di pseudoeconomisti prezzolati (quelli più quotati ed indipendenti hanno sempre guardato all’euro con un sorriso di compatimento), la moneta unica ha dimostrato nel giro di poche ore di essere solamente un colossale bluff che ha distrutto il tessuto socioeconomico del vecchio continente e costretto almeno una generazione alla povertà ed alla miseria.
Il re è nudo, l’euro è clinicamente morto: si può solo decidere di staccare subito la spina, limitando i danni per tutti, o accanirsi terapeuticamente distruggendo quel poco di economia che è rimasta nella zona euro.
La prima soluzione sarebbe quella auspicabile, ma conoscendo la stupida arroganza dell’oligarchia europea, provate a domandarvi: quale sarà percorsa?
Esatto, avete indovinato. Piuttosto che arrendersi all'evidenza del fallimento dell'euro, la Bce aprirà le dighe finanziarie, acquistando a man bassa titoli di stato spazzatura di nazioni devastate dall'euro così da farlo precipitare nei mercati valutari a valori di cambio al ribasso addirittura inconcepibili. Se perfino la potente - davvero potente - Banca Centrale Svizzera ha deciso ora di sganciare il franco dall'euro perchè "tra sei mesi la situazione potrebbe essere peggiore" avete una vaga idea di che razza di terremoto provocherà quello che la Bce si sta preprando a combinare?
Se neppure la Banca Centrale Svizzera reputa di essere in grado di reggere all'onda d'urto dei capitali in fuga dall'euro che correranno a salvarsi in Svizzera col franco, non appena Draghi darà corpo al QE, questo significa che l'euro è prossimo alla fine.
Luca Campolongo
www.ilnord.it

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