lunedì 12 gennaio 2015

In scena a Parigi la marcia degli Ipocriti, partecipano Cameron, Matteo Renzi e Netanyahu

di Luciano Lago
La reazione dei governi e dei media occidentali a quanto avvenuto questa settimana a Parigi a seguito degli attacchi terroristici e del massacro avvenuto nella redazione del giornale satirico Charlie, lascia un forte senso di ripugnanza per l’ipocrisia che ha caratterizzato tutti i commenti e le prese di posizioni ufficiali dei leaders dei governi dei vari paesi occidentali.

Tutti gli esponenti politici si sono affrettati a condannare il massacro ed hanno trasmesso il loro cordoglio per le vittime degli attacchi terroristici. Lo ha condannato energicamente anche il presidente Francois Hollande, il quale ha definito “barbari” i terroristi come i due elementi che hanno attuato l’attacco, reduci dalla Siria. Eppure era proprio lui, assieme al suo ministro degli Esteri Fabius, a definire i terroristi che combattono in Siria come “ribelli democratici”, ed era sempre lui che si era persino vantato (vedi: intervista a Le Monde) di aver fornito armi ed equipaggiamenti a quei terroristi jihaddisti per rovesciare l’odiato regime di Bashar al-Assad. Vedi: Il presidente Hollande riconosce che la Francia ha armato le milizie antisiriane che collaboravano con i terroristi dell’ISIS
Grazie a quelle armi, fornite “graziosamente” dalla Francia (assieme agli USA, al Regno Unito, all’Arabia Saudita, al Qatar ed alla Turchia) i terroristi hanno potuto disseminare morte e distruzione nelle città siriane, hanno ucciso civili, torturato, sgozzato uomini donne ed anche bambini, hanno bombardato con i mortai le abitazioni civili della popolazione siriana, le scuole, bruciato Chiese e moschee sciite, hanno sistemato autobombe imbottite di esplosivo micidiale, una delle ultime a Damasco davanti ad una scuola secondaria che ha fatto strage di bambini (39 bambini e due insegnanti). Vedi: Siria, autobomba esplode davanti ad una scuola .
Per quegli atti barbari non c’è stata alcuna condanna da parte delle autorità francesi e dal presidente Hollande, anzi i media asserviti hanno cercato di silenziare quanto avveniva in Siria nascondendo le responsabilità francesi ed occidentali, hanno continuato a parlare di “rivoluzione siriana” nascondendo il fatto che in Siria era stato infiltrato, con la complicità della Francia e degli altri paesi occidentali, un esercito di migliaia (circa 90.000 secondo le stime) mercenari jihadisti fanatici, parte dei quali venivano addestrati nei campi allestiti dagli USA, dalla Francia e dal Regno Unito in Giordania, altri nel Qatar, con istruttori americani, francesi e britannici, come documentato da molte inchieste e testimonianze.
Adesso il “vento siriano” arriva anche in Francia e sono iniziati, come ampiamente previsto, gli attentati e gli attacchi terroristici. C’erano stati gli avvertimenti anche dall’intelligence, poiché si sapeva che diverse migliaia di terroristi in Siria erano stati arruolati anche in Europa e presto sarebbero rientrati nei loro paesi, in Francia in particolare da cui oltre un migliaio di “volontari” sono andati a combattere in Siria. Persino dal governo siriano, lo stesso presidente Assad, nel 2013, aveva inviato un avvertimento all’Europa, avvisando: “badate che il terrorismo si rivolgerà anche contro i vostri paesi e l’Europa ne pagherà il prezzo”, aveva detto Assad con parole profetiche ma era stato snobbato e dileggiato dai media francesi ed italiani, che lo avevano accusato di “minacciare l’Europa”, lui che invece la metteva sull’avviso. Vedi: Siria, Assad minaccia l’Europa: pagherà se darà armi ai ribelli
Hollande aveva alzato le spalle ed aveva continuato ad inviare armi ai suoi amici “ribelli democratici”, anzi se ne era vantato come un “dovere” per la Francia sostenere i ribelli anti Assad, con la complicità di Fabius che spesso si recava ad incontrarli.
Adesso il presidente francese, grande amico dei sauditi, notoriamente sponsor e finanziatori di tutti i gruppi terroristi salafiti e wahabiti esistenti dal Medio Oriente al Caucaso, ci viene a raccontare che “bisogna lottare uniti contro il terrorismo”. Con quale faccia gli crederanno i francesi? Qualcuno dovrebbe adesso chiedergli conto della sua scellerata politica.
Anche il presidente del Consiglio Italiano, Matteo Renzi andrà a stringere la mano a questo personaggio tanto ambiguo ed ipocrita e magari si vanterà di essere stato presente a questa grande marcia contro il terrorismo dove sarà presente, oltre ad Hollande ed a Cameron, anche il leader israeliano Netanyahu, altro “campione” delle lotte al terrorismo, lui che rappresenta uno Stato come Israele che opera disinvoltamente massacri e genocidio dei palestinesi ed utilizza cinicamente il terrorismo in Siria per il proprio obiettivo di destabilizzazione del paese arabo, paese da sempre ostile al regime sionista.
Di Renzi, noi italiani non possiamo certo meravigliarci, conoscendo il suo servilismo, visto che aveva affermato (nel corso della visita del presidente USA in Italia) di aver trovato la sua ispirazione in Obama e nel suo motto “yes we can”, niente esclude che sia “ispirato” anche da Francoise Hollande e magari si senta onorato di sfilare a fianco del criminale sionista Netanyhau. Sono loro dopotutto i personaggi “che contano”.
Hollande e Cameron sono gli stessi personaggi i quali, in accordo con Obama, hanno diretto ed attuato i bombardamenti della NATO sulla Libia per abbattere Gheddafi, seminando migliaia di vittime fra la popolazione civile, che hanno portato la distruzione ed il caos in quello che era considerato dall’ONU il paese africano con il miglior indice di sviluppo umano.
Nessuno ha protestato per tutte quelle vittime, si calcolano in migliaia, nessuna marcia si è svolta per ricordarle, nessuna condanna dell’aggressione,  dopotutto non erano francesi, non erano sostenitori di Hollande, non meritano commiserazione: i libici ed i siriani sono considerati dall’Occidente atlantista quali vittime di serie B.
Se poi volesse partecipare a tale marcia anche il noto criminale di guerra Tony Blair, quello che, assieme a George Bush, era stato il responsabile di circa un milione di vittime del conflitto in Iraq, allora saremmo al completo e potremmo definire la marcia di Parigi come la marcia capeggiata dai “criminali di guerra”.
Tutta questa ipocrisia, dei politici e dei media francesi ed occidentali in genere, produce il risentimento, l’odio ed il fanatismo, da parte di chi ha subito quei crimini, non ci voleva molto a capirlo. Potevano forse pensare Hollande, Fabius e Cameron che il terrorismo non sarebbe entrato anche in Europa ? Il presidente Assad, che dirige con successo la lotta del popolo siriano contro questi terroristi, li aveva avvisati ma loro erano troppo impegnati a fare affari con gli emiri del Golfo ed ad assicurare il loro sostegno ai miliziani jihadisti.
Naturalmente tutti i media francesi ed europei adesso si stracciano le vesti per il fatto che l’attacco dei jihadisti ha avuto come obiettivo il giornale satirico Charlie Hebdo (giornale dissacrante e blasfemo) i cui redattori sono stati massacrati per le loro vignette anti islamiche.
Tutti gli esponenti dei media a gridare orgogliosamente “siamo tutti Charlie” ed a inneggiare alla libertà di stampa e di espressione.
Perfetto davvero perfetto, verrebbe da dire. Tuttavia si da il caso che proprio in Francia c’è stato l’episodio del noto comico Dieudonnè il quale, per aver osato fare della satira sugli ebrei ed aver criticato la potente lobby sionista è stato cacciato da tutti i teatri, dalle TV, i suoi spettacoli vietati, con l’accusa infamante di antisemitismo. Vedi: Il teatro di Dieudonnè: 10 cose da sapere
Allora si rende evidente anche questa manifestazione di ipocrisia: si inneggia alla libertà di poter criticare e fare battute sacrileghe anche su Maometto, sull’Islam, sul Papa e sulla Chiesa Cattolica ma, per carità, lasciare fuori la lobby ebraica di Francia ed Israele, quelli sono al di sopra di tutti non si possono criticare ed hanno fatto le leggi apposite per incriminare chiunque osi fare della satira su di loro. Tutto questo alla faccia della “libertà di espressione” nell’Occidente laico ed ispirato dal “Pensiero Unico”.
http://www.controinformazione.info/in-scena-a-parigi-la-marcia-degli-ipocriti-partecipano-cameron-matteo-renzi-e-netanyahu/#more-8617

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