venerdì 24 ottobre 2014

UN BULGARO CLONATORE DI CARTE DI CREDITO ARRESTATO A ROMA SUL FATTO, LIBERATO DAL GIUDICE, RIARRESTATO CON 6 CARTE FALSE

UN BULGARO CLONATORE DI CARTE DI CREDITO ARRESTATO A ROMA SUL FATTO, LIBERATO DAL GIUDICE, RIARRESTATO CON 6 CARTE FALSE


Roma - Notizia utile per capire cosa NON funziona nella giustizia italiana: un cittadino bulgaro, di 44 anni, con precedenti, specializzato nella clonazione di carte di credito, e' stato arrestato due volte, in due giorni, dai carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo In Lucina.
L'uomo, due giorni fa, era stato sorpreso, in piazza Venezia, mentre stava smontando uno skimmer e una telecamera, che servono per catturare i dati delle carte di pagamento, da uno sportello bancomat.
Sottoposto a rito direttissimo e scarcerato la mattina successiva, ieri pomeriggio, a distanza di un solo giorno dal primo episodio, ha ripreso a delinquere.
Sempre i carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo, lo hanno notato a bordo di un'auto, con targhe bulgare, fermo in piazza della Consolazione, nei pressi del Teatro Marcello e lo hanno controllato.
In auto aveva sei carte di credito clonate, uno skimmer ed un personal computer contenente vari file con i codici rubati di varie carte di ignari utenti.
Nuovamente arrestato, il clonatore e' stato accompagnato in caserma, a disposizione dell'Autorita' Giudiziaria.
Con questi ultimi due episodi, salgono a 22 le persone arrestate (perlopiu' di nazionalita' bulgara) dai carabinieri della Compagnia Roma Centro, scoperte nei pressi di sportelli bancomat ed accusate di accesso abusivo al sistema telematico, detenzione abusiva di codici di accesso a sistemi telematici, intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni telematiche e installazione di apparecchiature atte ad intercettare comunicazioni telematiche.
Ma per ragioni che sfuggono, la magistratura invece di mandare in galera questi delinquenti, anche quanto colti in flagrante, li rimette in libertà.
E' chiedere troppo, che si cambi "stile" nell'amministare la giustizia?
max parisi
www.ilnord.it

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