lunedì 13 ottobre 2014

PEDOFILIA SCATENATA IN EUROPA E RENZI NON RISPONDE AGLI ATTI PARLAMENTARI


di Gianni Lannes
Secondo dati ufficiali dell'Unione europea nel 2013 sono spariti in Europa ben 634.724 minori, e in Italia più di 3 mila. Su un dramma del genere il senso comune ancora non si interroga, mentre il governo di Matteo Renzi e lo stesso primo ministro pro tempore imposto da mister Napolitano, non rispondono agli atti parlamentari sulla pedofilia e la violenza contro i bambini. Perchè? Nel vecchio continente e nel belpaese la vita di un bimbo non ha più alcun valore umano. Ecco una sintesi di notizie collegate al fenomeno: una cronaca elusa dall'attenzione generale.


http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=minori



Catania: scoperto sito web con 700 bimbi violentati, anche neonati
11, ottobre, 2014


23.100 visitatori che con morbosita’ hanno guardato e scaricato le immagini di neonati violati. 500 euro, questo il prezzo della perversione. Tanto basta per acquistare e farsi recapitare nel proprio tablet o smartphone, sequenze di foto con piccolissimi violentati e torturati. 1.290 pedofoto e video con circa 700 bambini seviziati. Un orrore che vede anche donne coinvolte e una serie di raccapriccianti abusi perpetrate da uomini adulti, a viso aperto. Sconvolgenti i contenuti delle foto raffiguranti neonati e bambini che al massimo arrivano a 8/10 anni. Questo il contenuto della 1.015ma segnalazione inoltrata alla polizia postale e delle comunicazioni di Catania dall’Associazione Meter onlus (fondata da don Fortunato Di Noto).
L’organizzazione impegnata da 20 anni in una lotta senza tregua contro la pedofilia e la pedopornografia in Italia e nel mondo. “E’ un dramma invisibile”, commenta don Fortunato Di Noto, “si consuma sotto gli occhi di tutti ma non e’ possibile farlo vedere pubblicamente al mondo a causa di perbenismo e rimozione del problema“. Secondo il sacerdote anti pedofilia, “basterebbe che una sola foto di un neonato abusato e torturato venisse fatta vedere pubblicamente dai media per spingere, ne sono piu’ che certo, il mondo a sollevarsi contro questa nuova forma di schiavitu’ devastante e di proporzioni impressionanti”.


fonte: Agi


Vaticano: arrestato Wesolowski, ex nunzio accusato di pedofilia
23, settembre, 2014


E’ stato arrestato in Vaticano l’ex nunzio a Santo Domingo, il polacco Josef Wesolowski, riconosciuto colpevole di abusi nei confronti di minori e condannato dalla Congregazione della Dottrina della Fede alla dimissione dallo stato clericale. L’arresto dell’ex nunzio “e’ conseguente alla volonta’ espressa del Papa, affinche’ un caso cosi’ grave e delicato venga affrontato senza ritardi, con il giusto e necessario rigore, con assunzione piena di responsabilita’ da parte delle istituzioni che fanno capo alla Santa Sede”. Lo precisa il portavoce della Santa Sede padre Federico Lombardi. L’ex nunzio Wesolowski e’ agli arresti domiciliari, aggiunge il portavoce della Santa Sede. “La gravita’ degli addebiti ha indotto l’Ufficio inquirente – afferma Lombardi – a disporre un provvedimento restrittivo che, alla luce della situazione sanitaria dell’imputato, comprovata dalla documentazione medica, consiste negli arresti domiciliari, con le correlate limitazioni, in locali all’interno dello Stato della Citta’ del Vaticano”.
fonte: Ansa


Pedofilia: filmini hard con ragazzini in vendita in mercatino di Napoli
20, maggio, 2014


In un mercatino popolare nel centro di Napoli, in uno stand, in vendita materiale pedopornografico.
La scoperta e’ stata fatta dagli agenti dell’Unita’ operativa Tutela emergenze sociali e minori della polizia municipale di Napoli, coordinata dal capitano Sabina Pagnano, durante un intervenuto nel mercato di via San Candida, nelle vicinanze di corso Umberto. Sequestrati circa 10mila tra cd e dvd sprovvisti del marchio Siae. Il materiale portato negli uffici di polizia giudiziaria e visionato, e conteneva immagini di pornografia tra cui anche contenuti di quella minorile. E dalle prime valutazioni, i ‘protagonisti’ dei filmini hard sono minorenni di nazionalita’ rumena, con copertine con titoli alquanto espliciti. Il valore del sequestro si aggira intorno ai 30mila euro, dato che il prezzo per ciascun pezzo oscilla tra i 2 e i 5 euro.
E’ ipotizzabile che le riprese siano state effettuate in Italia, dove i costi di realizzazione sono piuttosto bassi, mentre Napoli sarebbe uno dei piu’ grossi centri di commercio di questo tipo di materiale. Le indagini da parte dei vigili urbani proseguiranno per individuare il responsabile della vendita, abusiva, delle migliaia di supporti magnetici, che non si escluda possa essere controllato dalla criminalita’ organizzata. L’uomo, un napoletano di circa 30 anni, e’ riuscito a mescolandosi alla folla.


fonte: Agi




Video con abusi e torture su bambini, arresti e perquisizioni in tutta Italia
1, agosto, 2014


La polizia italiana e quella tedesca hanno eseguito un’operazione internazionale contro la pornografia minorile su Internet denominata ‘eDonkey2000′. La Procura distrettuale di Catania ha disposto numerose perquisizioni domiciliari in diverse città d’Italia, eseguite dalla Polizia Postale. Le perquisizioni sono state eseguite nei confronti di 34 persone, indagate per detenzione e divulgazione di video pedopornografici mediante la rete Internet. Due degli indagati sono stati arrestati a Milano e Bologna, in flagranza di reato perché trovati in possesso di cospicuo materiale pedopornografico. Le città interessate dalle perquisizioni sono state Bologna, Brescia, Cagliari, Catania, Como, Cuneo, Firenze, Ferrara, Livorno, Milano, Messina, Napoli, Novara, Pesaro, Pisa, Ragusa, Roma, Savona, Siena, Siracusa, Torino e Verona.
Durante le perquisizioni è stato sequestrato un elevato numero di materiale tra cui computer, hard disk, pen drive e supporti ottici. Secondo quanto accertato, gli indagati, utilizzando un programma peer-to-peer, caricavano e diffondevano mediante Internet video di pornografia minorile con abusi sessuali nei confronti di bambini, spesso di pochi anni, anche con torture nei confronti delle vittime.


fonte: Adnkronos




Agivano su fb con profili fasulli, 50 presunti pedofili arrestati tra Italia e 11 Paesi
11, luglio, 2014


Una cinquantina di pedofili sono stati individuati tra Italia e altri 11 paesi in una vasta operazione che è stata portata a termine dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Venezia. Un lavoro investigativo durato mesi e coordinato dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (Cncpo) presso il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma che dava la caccia a una rete di pedofili in giro per il mondo. L’indagine, diretta dal pm lagunare Massimo Michelozzi, ha portato a 23 interventi della polizia di Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Belgio, Polonia, Messico, Argentina, Russia, Spagna, Repubblica Ceca e, in Italia a 26 perquisizioni tra Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana. Centinaia e centinaia i gigabyte passati al setaccio dagli investigatori informatici, varie migliaia i sequestri di immagini e video di natura pedopornografica. Una rete smascherata su fb – Le indagini sono iniziate con una perquisizione effettuata nell’ambito di un’altra operazione di contrasto alla pedopornografia, condotta nel 2013, dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Venezia. Nel corso dell’analisi delle caselle di posta elettronica di un presunto pedofilo sono emersi decine di contatti con utenti della rete recanti nickname riconducibili a bambini e bambine (sono state 75 le caselle di posta elettronica oggetto di indagine). L’attività di analisi della corrispondenza dell’indagato ha fatto emergere una allarmante realtà. Il presunto pedofilo frequentava diversi social network (Facebook, Netlog, MSN Spaces, Badoo ed altri) dove si spacciava per una bambina alla ricerca di foto di altri bambini. False identità – E nel corso della ricerca si era imbattuto in decine e decine di “fake” (ovvero di utenti del web che si nascondono dietro ad una falsa identità digitale) che si fingevano loro stessi dei bambini. Nasceva così una scellerata amicizia nella quale questi pedofili, sotto mentite spoglie, si scambiavano materiale pedopornografico. La rete di questi “fake” è stata annientata nell’operazione. Le perquisizioni hanno dato esito positivo portando al sequestro di copioso materiale pedopornografico. Inoltre, dall’analisi del materiale sequestrato, sarà possibile sviluppare ulteriori piste investigative sull’allarmante fenomeno della pedopornografia digitale.


fonte: Tiscali web




GB: Arrestati oltre 600 sospetti pedofili, anche medici e insegnanti
venerdì, 18, luglio, 2014


Oltre 600 sospetti pedofili, tra cui anche medici e insegnanti, sono stati arrestati in Gran Bretagna in seguito ad un’inchiesta durata sei mesi e condotta dalla National Crime Agency (considerata la Fbi britannica). Oggetto dell’inchiesta, la più vasta di questo genere mai condotta nel paese e rimasta segreta fino ad oggi, sono stati individui che avevano accesso online ad immagini scabrose di minori. Solo 39 tra gli arrestati erano già noti alle forze dell’ordine. Come risultato della vasta indagine, ha precisato la National Crime Agency (Nca), 431 bambini sono stati posti sotto la tutela dalle autorità. Di questi 127 erano considerati “a rischio immediato” di abusi, soprattutto perchè in affidamento o sotto il controllo di sospetti finiti in manette. Fra i casi più eclatanti di cui parla il sito della Bbc, senza fare nomi, quello di un genitore adottivo che aveva in affidamento un ragazzo di 12 anni, e quello di un nonno che avrebbe abusato di due dei suoi 17 nipoti.
La Nca ha voluto precisare che nessuno degli arrestati è un attuale o ex deputato o membro del governo. Questo per spiegare che la vasta inchiesta di polizia non è in connessione coi casi storici di abusi ai minori in cui, secondo accuse che arrivano da più parti, sarebbero coinvolti anche politici e che ha spinto il premier David Cameron ad avviare una vasta inchiesta contro la pedofilia nelle istituzioni. Le indagini della Nca si sono concentrate soprattutto sulla ‘darknet’, il web sommerso usato per compiere i crimini più svariati.


fonte: Reuters

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