venerdì 31 ottobre 2014

LA STORIA DI EBOLA PUZZA DA LONTANO

di Paul Craig Roberts
Il governo federale ha annunciato che sta inviando migliaia di soldati statunitensi aggiuntivi in Liberia. Il generale Gary Volesky ha affermato che le truppe “estirperanno” l’ebola. La storia ufficiale è che truppe da combattimento vengono mandate a costruire strutture di cura per i malati di ebola.

Perché truppe da combattimento? Perché non inviare una squadra di costruttori, magari un battaglione di ingegneri, se proprio devono essere militari? Perché non agire come fa abitualmente il governo e dare in appalto le unità di cura a una ditta di costruzioni? “Migliaia di truppe aggiuntive” fanno una squadra di costruttori inesperti molto grande, per 17 unità di cura. Non ha senso.
Storie senza senso e che non vengono spiegate ovviamente fanno sorgere sospetti, ad esempio: i soldati statunitensi vengono usati per testare i vaccini e le cure, o peggio per portare ebola negli USA al loro ritorno?
Capisco perché la gente ponga queste domande. E il fatto che non ricevano risposte investigative fa aumentare i sospetti.
US Military return from Ebola's land
Gli americani disinformati e ingenui risponderanno: “Il governo degli USA non userebbe mai i suoi stessi soldati e cittadini come cavie.” Prima di rendervi ridicoli, prendetevi un momento per ricordare i molti esperimenti che il governo statunitense ha condotto su soldati e cittadini americani. Per esempio, cercate online “sperimentazioni umane immorali negli Stati Uniti” o “esperimenti radiazioni su umani” e troverete che agenzie federali come il Dipartimento della Difesa e la Commissione per l’Energia Atomica hanno: esposto soldati statunitensi e prigionieri ad alti livelli di radiazioni; irradiato i testicoli di maschi e poi testato le malformazioni dei neonati (risultate in grandi percentuali); irradiato le teste di bambini; nutrito bambini mentalmente disabili con materiale radioattivo.
Anche il fatto che il regime di Obama si opponga a mettere in quarantena quelli che arrivano dall’Africa occidentale è un mistero. L’esercito statunitense ha annunciato che intende mettere in quarantena tutti i soldati che ritorneranno dalla missione in Liberia. Molto sensatamente, l’esercito dice che occorre una sovrabbondanza di cautela per minimizzare il rischio di portare l’epidemia di ebola negli USA.
Tuttavia la Casa Bianca non ha appoggiato la decisione dell’esercito e ha espresso opposizione alle quarantene ordinate dai governatori degli stati di New York e New Jersey. Sembra che le pressioni della Casa Bianca e le minacce di cause legali da parte dei soggetti all’isolamento abbiano fatto allentare le quarantene ai due stati.
Un’infermiera, di ritorno in New Jersey dopo aver curato malati di ebola in Africa occidentale, è stata lasciata libera perché non aveva mostrato sintomi per 24 ore, invece dei 21 giorni entro i quali il virus può manifestarsi. L’infermiera aveva minacciato una causa legale, ed è emersa la questione pretestuosa della “discriminazione contro i lavoratori sanitari”. In che senso è una discriminazione mettere in quarantena quelli che sono stati più esposti ad ebola?
Una volta che compaiono i sintomi, un ammalato è pericoloso per gli altri finché non viene isolato. Come il Centro per il Controllo delle Malattie (CDC) è stato costretto ad ammettere, dopo aver stupidamente negato questo fatto evidente, l’attuale ceppo di ebola si può trasmettere per via aerea. Basta uno starnuto, un colpo di tosse o una superficie contaminata. In altre parole, si può trasmettere come l’influenza.
Il fatto che questo fosse stato precedentemente negato ha alimentato i sospetti che il nuovo ceppo di ebola sia un’arma batteriologica creata dai laboratori del governo statunitense in Africa occidentale. Come ha rivelato il professore di diritto della University of Illinois, Francis Boyle, Washington ha piazzato i suoi laboratori di ricerca per armi batteriologiche nei paesi africani che non hanno firmato la convenzione che mette al bando tali esperimenti.
La tortuosità di Washington nell’evadere la convenzione firmata dal governo statunitense ha dato luogo ad un altro sospetto: il nuovo ceppo di ebola è scappato, magari a causa di una svista che ha fatto infettare il personale dei laboratori, oppure è stato deliberatamente rilasciato per vedere se funziona?
L’unica politica intelligente e responsabile è di fermare tutti i voli commerciali da e per le aree colpite da ebola. I medici volontari dovrebbero essere trasportati con aerei militari e sottoposti alla necessaria quarantena prima di essere riportati negli USA.
Perché la Casa Bianca si oppone all’unica politica responsabile e intelligente? Perché il congresso tace su questa questione? La resistenza verso una politica sensata alimenta il sospetto che il governo, o qualche gruppo di cospiratori, intenda usare ebola per dichiarare la legge marziale e quindi concentrare la popolazione (o le porzioni di popolazione non desiderabili) nei campi FEMA che la Halliburton è stata pagata per costruire (senza che al pubblico sia stata mai fornita una spiegazione per quei campi).
Di certo è strano che un governo coinvolto in guerre a lungo termine in Medio Oriente, il cui scopo al pubblico non è chiaro, e che fomenta il conflitto sia con la Russia che con la Cina, entrambe potenze nucleari, crei così incautamente nell’opinione pubblica altri sospetti sui suoi motivi, intenzioni e competenza.
La democrazia richiede che il pubblico si fidi del governo. Eppure Washington fa tutto il possibile per distruggere questa fiducia e presentare l’immagine di un governo disfunzionale con agende nascoste e non dichiarate.
Fonte: Paul Craig Roberts
Traduzione: Anacronista
Nella foto in alto: trasferimento di un malato in Liberia
Nella foto al centro: militari USA rientrano dall’Africa

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