domenica 26 ottobre 2014

Assegni sociali a stranieri non residenti, truffa da 4,5 mln all'Inps



Denunciate da Gdf 325 persone che continuavano a percepire il sussidio per gli over 65 pur non vivendo più in Italia
(askanews) - Trecentoventicinque stranieri che percepivano indebitamente l'assegno sociale sono stati scoperti e denunciati al termine di un'operazione coordinata dal Nucleo speciale Spesa pubblica e Repressione frodi comunitarie della Guardia di Finanza e che ha visto in azione i comandi del Corpo di 75 province.
Oltre 4,5 milioni di euro il danno sin qui arrecato, ma dal blocco delle erogazioni l'Inps potrà avere un risparmio di circa 2 milioni di euro all'anno. L'operazione è frutto della collaborazione fra la Finanza e l'Inps, da qualche mese rafforzata con le firma di un apposito protocollo d'intesa. L'indagine è partita mosse dall'analisi, condotta dal Nucleo Speciale, dei dati relativi ai fruitori del beneficio messi a disposizione dall'Inps. L'incrocio di banche dati e la messa a sistema di altre informazioni di polizia ha permesso la predisposizione di un'analisi di rischio che è stata posta a disposizione dei Comandi territoriali della Guardia di Finanza, i quali hanno operato i controlli, mentre le sedi provinciali dell'Inps hanno assicurato il necessario supporto in loco. I controlli hanno riguardato la posizione di cittadini stranieri immigrati ultrasessantacinquenni che avevano dichiarato particolari situazioni di disagio economico. L'assegno sociale, infatti, è uno strumento assistenziale, del valore di massimo di circa 450 euro mensili, che viene corrisposto ai cittadini italiani e agli stranieri stabilmente residenti Italia, che abbiano superato il sessantacinquesimo anno di età e che si trovino in particolare situazione di disagio economico. Le indagini hanno permesso di individuare 325 persone che percepivano il trattamento assistenziale, mediante accredito in conto corrente, pur avendo fatto ritorno ai loro paesi di origine, o essendosi assentati continuativamente oltre 30 giorni dal territorio nazionale senza alcuna comunicazione ai fini della sospensione temporanea del beneficio, così come previsto dalla normativa vigente. I 325 illeciti percettori sono stati segnalati all'autorità giudiziaria per i reati di truffa o malversazione, nonché alla magistratura contabile. I maggiori picchi di irregolarità sono stati riscontrati in Lombardia, Lazio, Campania, Toscana, Emilia Romagna e Liguria. Nello specifico in Lombardia danno erariale da 677.247 euro, nel Lazio danno erariale da 663.578 euro, in Campania danno erariale da 395.366 euro, in Toscana danno erariale da 362.221 euro, in Emilia Romagna danno erariale da 319.162 euro, in Liguria danno erariale da 308.748 euro, in Trentino Alto Adige danno erariale da 292.097 euro. L'operazione della Guardia di Finanza fa seguito a un'analoga attivita svolta in precedenza dal Nucleo speciale Spesa pubblica che ha permesso di scovare e denunciare 418 italiani iscritti all'Aire i quali, pur risiedendo stabilmente in altri Paesi, continuavano a percepire l'assegno sociale, anche attraverso persone delegate alla riscossione. In questo caso, a fronte dei 9 milioni di euro risultati indebitamente erogati, l'interruzione dei flussi ha consentito un risparmio annuo per l'Inps di 2,5 milioni di euro. In questa circostanza, le Regioni più interessate dal fenomeno erano risultate la Calabria, la Sicilia, il Lazio, la Campania e l'Abruzzo. Sav

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