sabato 13 settembre 2014

La Russia riafferma il suo appoggio alla sovranità della Siria

La posizione della Russia è molto ferma per quanto riguarda la difesa della sovranità della Siria. Di recente il ministro russo degli Esteri, Serguei  Lavrov, ha segnalato che, se gli Stati Uniti porteranno avanti attacchi contro l’EI senza il consenso di Damasco, questo potrebbe servire come pretesto per attaccare le forze governative siriane.  Esistono elementi tali da farci sospettare circa le intenzioni reali dell’Occidente negli eventuali attacchi contro l’EI.
In questo senso, la campagna aerea occidentale potrebbe essere diretta non solo contro le posizioni dell’EI nell’Est della Siria, ma anche contro le forze del governo”, ha detto Lavrov.
Una tale prospettiva susciterebbe la guerra in Medio Oriente e nell’Africa del Nord. In questo senso, la Russia richiama l’Occidente al rispetto del Diritto Internazionale ed a chiedere l’autorizzazione del governo di Damasco” prima di portare avanti qualsiasi azione.
In un momento in cui gli Stati Uniti cercano di costituire una coalizione regionale ed internazionale  contro lo Stato Islamico (EI), risulta chiaro che la politica dell’Amministrazione statunitense ha cercato di escludere la Siria, la Russia e l’Iran da questo sforzo e che esiste una intenzione occulta di attaccare lo Stato siriano come si deduce dal fatto che gli USA si sono accordati con l’Arabia Saudita, uno dei peggiori nemici della Siria, per l’addestramento dei terroristi “moderati” dell’opposizione, cosa che costituisce una aggressione contro la Siria ed il Diritto Internazionale.
In questo senso, l’ambasciatore russo in Libano, Alexander Zasypkin, ha dichiarato di recente al giornale libanese Al Akhbar che l’alleanza promossa dagli USA contro l’EI “era di fatto incompleta visto che non include varie parti fondamentali che già combattono contro il terrorismo”. Zasypkin ha qualificato il recente vertice di Yeddah come “un incontro tra gli amici degli Stati Uniti e della NATO”.
“I paesi occidentali operano come se fossero le uniche parti implicate e come se  il terrorismo non fosse un problema che interessa tutta la comunità internazionale”, ha riferito Zasypkin. “Se gli USA ed i paesi occidentali fossero sinceri nella loro lotta contro il terrorismo, dovrebbero smettere di adottare la politica del  doppio standard e lavorare per unire le file e non per creare fazioni”.
Assad con oficiales
In questo senso, la Russia, che è stata ignorata in Libia e che è stata lasciata anche fuori dalla coalizione contro lo EI, non rimarrà  in questa occasione con le braccia incrociate, come già fece un anno fa, quando ottenne di evitare un attacco degli USA contro la Siria, che fu anche rifiutato dalla Cina e dal resto dei paesi del BRICS.
Il vecchio diplomatico ritiene che gli USA e gli altri paesi occidentali cercano in realtà di portare un attacco strategico contro la Russia in Medio Oriente, in specie attraverso la Siria. “Si tratta di un attacco strategico contro la Russia  dovuto alla indipendenza della politica russa”, ha indicato Zasypkin.  “Loro vogliono realizzare un Nuovo Ordine Mondiale unilaterale”.
Fonte: Al Manar
Traduzione: Luciano Lago
Foto in alto: il presidente siriano Assad con il presidente russo Medvedev in visita a Damasco
Foto al centro: il presidente Bashar al-Assad riunito con i suoi ufficiali

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