lunedì 29 settembre 2014

La Russia abbandona poco a poco il dollaro e si burla dei mercati finanziari


Mentre si svolge l’Assemblea generale dell’ONU. appaiono segnali per i quali sembra che ci si stia muovendo verso un nuovo equilibrio di forze sul pianeta. La Russia concede all’India ed al Pakistan di entrare nella sua organizzazione di sicurezza ed il presidente Medvev dice apertamente che “i mercati si stanno disintegrando”. Il ministro delle finanze russo minaccia di collocare sui mercati le quantità di dollari che la Russia detiene, mossa  che rappresenterebbe un’altro colpo all’economia nordamericana ed una misura di pressione per fermare questa guerra non dichiarata che coinvolge l’Ucraina e la Siria, tradizionali alleati della Russia.

La preoccupazione si allarga fino ai mercati di Parigi, di londra e Francoforte che hanno già preso posizione per scambi commerciali con la valuta cinese in base a quello che può accadere.
A tutto questo bisogna aggiungere che il petrolio ed il gas russo già si stanno vendendo in rubli e yuan cinesi in sostituzione dei dollari. Gli Stati Uniti iniziano a perdere il controllo sul proprio prezzo, che significa che la Federal Reserve abbandona il suo ruolo monopolistico sul mercato internazionale.
Non bisogna meravigliarsi del fatto che aumentano le tensioni geopolitiche ed i conflitti  in tutto il mondo, in tutte queste vicende  vi è una inter relazione.
In questo periodo un interrogativo circola sui mercati: perchè la famiglia Rockefeller sta abbandonando il business del petrolio?
Secondo la BBC, gli eredi della famiglia Rockefeller, quella che ottenne la sua fortuna in origine con il petrolio(*), venderanno i propri investimenti nel combustibile fossile per riinvestirli nelle fonti di energia pulita. L’annuncio è stato fatto da Stephen Heintz, presidente della fondazione F.lli Rockefeller. lo scorso Lunedì, in vista del vertice sul cambio climatico nella sede delle Nazioni Unite a New York, un giorno dopo delle marce di protesta avvenute in vari paesi e culminate nella marcia di New York.
La fondazione Rockefeller si unisce con questa iniziativa ad una coalizione di “filantropi” impegnati nel disfarsi di più di 50.000 milioni di dollari investiti in attivi dei combustibili fossili.
Vi sono circa 650 individui e 180 istituzioni che integrano la coalizione.
Questa è una parte di una iniziativa in crescita globale denominata Global Divest- Invest, che è iniziata da vari anni in ambito universitario. Secondo le informazioni, gli impegni dei fondi pensioni, gruppi religiosi e grandi università si sono duplicati dall’inizio del 2014.
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Ivo Welch, docente di Finanza ed Economia della Scuola di Amministrazione Andrson della California University, ha spiegato alla BBC ed al El Mundo che “risulta difficile speculare sulle motivazioni per le quali  i Rockefeller  abbiano preso tali decisioni, tuttavia sembra che anche la potente famiglia sia molto “preoccupata” per gli effetti  del riscaldamento globale e per quelli derivanti in genere dai  combustibili fossili”. “Sfortunatamente ci sono due problemi in questo abbandono dei combustibili : se affermiamo di aver ottenuto l’abbandono dell’utilizzo dei combustibili fossili, il mondo sarà certo un posto migliore ma ci sarà troppa gente povera la cui vita sarà molto più miserabile e potrebbe morire se non avrà  l’accesso ad una energia a prezzi ragionevoli”.
“E’ anche possibile che la decisione dei Rockefeller sia profittevole,  molta gente ha argomentato che si troverebbero in una situazione peggiore se rinunciassero ad investire nell’energia, però non credo che sia necessariamente così, dice Welch. Penso che i mercati siano abbastanza efficienti e si stia pagando un prezzo ragionevole, si perde un poco senza una diversificazione previa delle fonti, ma non molto”.
Opportunismo?
“Penso che i Rockefeller comprendono che qualunque sia la loro decisione, questa non causerà molto impatto nei combustibili fossili del mondo, così che non credo che stiano prendendo una decisione sbagliata. Nonostante tutto, credono che questa sia la decisione giusta”
Il professor Welch non considera che l’annuncio dei Rockefeller, in questo contesto, porti con se qualche forma di opportunismo: “”Non credo che faccia alcuna differenza, i mercati danno buoni profitti alle società petrolifere prendendo in conto tutte le proteste e gli avvenimenti in ambito ONU; è molto difficile essere opportunisti e guadagnare denaro, quello che loro cercano di fare tutti sui mercati finanziari.” “I Rockfeller, per quello che ne so io, non hanno informazioni privilegiate circa il livello di domanda globale di petrolio, che influisce sulle borse”, ha dichiarato.” Il mercato del petrolio è tanto efficiente, ed è una gran parte dell’economia, che non è facile pronosticare quello che va a succedere”.
FMI: I paesi in via di sviluppo si allontanano dal dollaro nelle loro riserve monetarie
Secondo le informazioni del FMI, i paesi in via di sviluppo stanno diversificando le loro riserve valutarie, disponendo sempre di più di fondi in monete alternative al dollaro ed all’euro.
Nella struttura generale delle riserve di valute del mondo non è il primo anno in cui si osservano cambiamenti, tuttavia questi hanno accelerato dopo la crisi finanziaria mondiale del 2008, informa il portale “Vesti Finance”.
I paesi sviluppati, ugualmente ai paesi in via di sviluppo, continuano ad accumulare riserve in dollari ed euro. Tuttavia in raffronto con le riserve di queste valute hanno iniziato a crescere con un tempo più rapido le riserve indefinite (riserve non assegnate).
Grafico riserve valutarie
Secondo i dati preliminari per il quarto trimestre del 2013 e il primo trimestre del 2014, esposti nell’informativa trimestrale aggregata sulla struttura delle riserve di divise nel mondo (COFER) del FMI, questa tendenza si nota di più nei paesi in via di sviluppo.
Così nel corso dell’anno il volume delle riserve indefinite nei paesi in via di sviluppo è aumentato dai 4.598 bilioni e si è ridotta da 1.715 bilioni a 1.637 bilioni e le riserve in euro da 659.000 a 657.000 milioni.
Forse che il sistema della Federal Reserve  USA di stampare dollari per finanziare il proprio colossale debito stia volgendo  al termine?…………
Nel grafico sopra: struttura delle riserve internazionali dal 2001 al 2014 in migliaia di milioni di dollari.
Nella foto in alto: manifestazione contro il cambio climatico
Fonte: El Espia Digital                        El Mundo
Traduzione: Luciano Lago

* I Rockefeler furono i fondatori della “Standard Oil Company” che diventò la maggiore società di raffinazione del mondo già all’inizio del 900 facendo del capostipite l’uomo più ricco del mondo.

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