lunedì 25 agosto 2014

Pesanti sconfitte per l’esercito di Kiev, circondato dalle forze della Resistenza nel Donbass

Pesanti sconfitte per l'esercito di Kiev, circondato dalle forze della Resistenza nel Donbass


Nonostante il trionfalismo del presidente Poroshenko , nel “giorno della Vittoria”, le milizie dell’Esercito della Novo Russia (autonomisti del Donbass) hanno lanciato una grande controffensiva contro le forze di Kiev.
La milizia della Nuova Russia ha lanciato un controffensiva ed ha accerchiato più di 7.000 militari e combattenti ucraini che partecipano alla campagna contro in Donbass.  Il quartiere generale dell’Esercito della Nuova Russia con sede a Donetsk, ha informato che la milizia delle forze di autodifesa hanno circondato l’8° corpo dell’Esercito di Kiev, la 95 MAT brigata aeromobile, la 28a e la 30a brigata meccanizzata, così come i battaglioni punitivi Aydar , Shahtersk e Donbass.

Il risultato è stato un successo che è conforme alla nuova tattica che utlizza la milizia nell’immagine che apre la cronaca.
Dopo le lunghe battaglie d’Agosto, che si svolgevano con piccoli reparti che si disponevano in manovra, adesso si sono formate unità più grandi, tra queste, tre brigate di fanteria. Inoltre, come si è informato dalla sede della forza del DNR, si è aggiunto un reggimento di volontari costituito con le truppe ucraine che sono passate volontariamente con la milizia.
Nel corso degli ultimi giorni, con l’ingente materiale catturato alle forze di Kiev, si sono formati due battaglioni di carri, tre divisioni di fanteria, due battaglioni di obici ad autopropulsione, tre battaglioni di artiglieria di diverso calibro ed otto batterie di mortai, che sono tutti già operativi, dice l’informativa.
Secondo le forze di autodifesa di Donbass, nel corso dei combattimenti si sono liberati i centri di Siloviki Novodvornoe, Novokaterinovka, Osykovo, Klenovka, Builder, Lenin, fra gli altri. Nella mattina del 24 agosto, in accordo con il personale, ad Olenovki  le forze di autodifesa stanno combattendo contro le unità ucraine ed i battaglioni punitivi, armati con 30 carri e veicoli blindati, pezzi di artiglieria e mortai.
Uno dei leaders della autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, Pushilin, ha affermato che le milizie stanno pianificando il contrattacco. “Nella mia esperienza, tutti vediamo la prospettiva abbastanza promettente, credo che andremo a passare all’offensiva. Sono ottimista circa il corso degli avvenimenti e credo che tutto andrà per il meglio”. Ha riferito.
Attualmente Pushilin si dedica all’area socioeconomica del fronte della Nuova Russia e si occupa della prestazione di assistenza umanitaria alla popolazione del Donbass.
Altre azioni militari si sono verificate da parte delle milizie di autodifesa che sono riuscite a portare a termine una operazione di successo per liberare due frazioni (Pietro il grande e Manuilovka). Si è saputo che nel corso della battaglia, la resistenza ha distrutto almeno dieci veicoli blindati. Inoltre i difensori della nuova Russia hanno catturato un veicolo corazzato. Si sono fatti 13 prigionieri, tra questi 3 ufficiali.
Lo scorso Venerdì 22 tutta l’attenzione si era concentrata su Lugansk e sul convoglio di aiuti umanitari che proveniva dalla Russia. La colonna che era stata scortata per tutto il percorso dalle milizie (incluso con armamento pesante) ha dovuto manovrare per cambiare direzione. Vicino a Krasmnodona sono stati abbattuti alcuni sabotatori ucraini, morti 5 di loro che preparavano l’attacco al convoglio. Come risultato, gli aiuti umanitari sono arrivati a Lugansk nella loro  totalità. Non appena si sono scaricati i primi camions, la parte ucraina h cercato di bombardare i magazzini.
Nella notte sono ripresi i bombardamenti sulla città di Donetsk da parte dell’esercito ucraino, ci sono state vittime civili e fra questi 2 bambini di 8 e 9 anni, la loro casa è stata colpita nelle vicinanze della stazione ferroviaria.
A Sloviansk si alzano fortificazioni e si scavano trincee e rifugi antiaerei. Così anche nei dintorni di Dnepopetrovsk. A Mariupol ci si prepara per la possibile evacuazione dei servizi amministrativi della città.
Nella stessa Mariupol si ha informato che è stato abbattuto un istruttore mercenario statunitense munito di un arma anticarro Simonov.
Intorno alla regione di Donetsk si sono visti cadere missili balistici del tipo Tochku-U, lanciati dall’esercito ucraino, uno dei quali è caduto nei pressi della frontiera con la Russia.
Durante il giorno la battaglia è continuata nelle località di LLovaisk, Donetsk, Marinka, Krasnovogorovka. Nella zona di Petrovsky è stato catturato un lanciatore di missili del tipo Hurricane e distrutti tre blindati ucraini e distrutto un deposito di munizioni. I combattenti della Novorussia  hanno conquistato le posizioni e distrutto anche un carro armato e un veicolo di munizioni nella zona di Grava.
L’Esercito Ucraino è fortemente demoralizzato sebbene al suo interno si trovino alcune centinaia di mercenari stranieri, americani, polacchi e di altre nazionalità. Altissimo il numero di disertori e numerosi prigionieri, tutti giovanissimi, rifiutano di essere scambiati e di ritornare  a Kiev. In molti hanno capito di essere stati inviati al fronte, con poco addestramento e scarsamente equipaggiati,  come “carne da cannone” da parte del governo di Kiev.
Secondo esperti militari, nei prossimi giorni si potrebbe assistere ad una vera e propria rotta di buona parte dei reparti inviati al fronte.
Questo spiega perchè il governo di Kiev cerca di creare continuamente delle “provocazioni” con la Russia per sollecitare un intervento della NATO a propria difesa.
Fonte: El Espia Digital                       RT Actualidad
Traduzione: Luciano Lago

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