martedì 10 giugno 2014

Vodafone denuncia: “Almeno sei governi intercettano senza mandato”

Lo svela la stessa compagnia, uno dei più grandi gruppi operanti nel settore a livello mondiale, ed aggiunge un particolare non da poco, ovvero che questi cavi sono ampiamente utilizzati in alcuni dei 29 Paesi in cui Vodafone opera, in Europa e non solo.
Il silenzio sulla sorveglianza digitale da parte dei governi, è stato rotto al fine di fare resistenza contro l’uso sempre più diffuso delle reti di telefonia e a banda larga per spiare i cittadini. Il quotidiano The Guardian annuncia che la Vodafone ha reso pubblico il suo primo Law Enforcement Disclosure Report, che tratta dell’indagine più completa mai condotta su come i governi monitorano le conversazioni dei loro cittadini e ne spiano le attività di comunicazione.

I cavi verrebbero collegati direttamente alla sua rete e a quelle di altri gruppi di telecomunicazione, e consentirebbero di ascoltare e/o registrare conversazioni dal vivo oppure tracciare i metadati e le attività di particolari utenti. In sei dei Paesi in cui Vodafone opera, la legge obbliga gli operatori di telecomunicazioni a installare cavi ad accesso diretto, oppure permette ai governi di farlo, ma la Vodafone evita di fare i nomi dei governi in questione per paura di ritorsioni sul personale in loco.
Il responsabile della privacy, Stephen Deadman, afferma: «Stiamo lanciando un appello per far sì che l’accesso diretto alle reti di comunicazione per ottenere dati sulle persone che le utilizzano abbia fine. Senza un mandato ufficiale, tutto avviene senza essere visibile all’esterno. Se riceviamo una richiesta ufficiale, siamo in grado di fare eventualmente resistenza contro le richieste delle agenzie d’intelligence. Il fatto che un governo debba emettere un pezzo di carta per poter accedere alle reti, è un vincolo molto importante su come operano i poteri».
L’Italia risulta essere uno dei paesi più intercettati per via della presenza della mafia e secondo il Guardian, richiederebbe un «alto livello di intrusione da parte della polizia». Nell’ultimo anno, Vodafone ha specificato di aver ricevuto per l’Italia 606 mila richieste di metadati in tutto, più di qualsiasi altro Paese in cui possieda delle reti.
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