venerdì 16 maggio 2014

PROSSIME MANETTE NEL SALOTTO BUONO?

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Bazoli, Pesenti e Ubi Banca: accuse pesantissime di riciclaggio, truffa e ostacolo alla vigilanza

BERGAMO – Ubi banca e Ubi Leasing nel mirino della procura di Bergamo che ha mandato oggi gli uomini della Guardia di Finanza ad effettuare 20 perquisizioni e notificare una decina di avvisi di garanzia ad altrettanti indagati tra i quali il presidente di Intesa sp Giovanni Bazoli, in qualita’ di presidente di un gruppo di azionisti di Ubi, e Giampiero Pesenti, presidente di Italcementi per la compravendita di una barca riconducibile, secondo l’accusa, alla sua societa’.
Le accuse per gli indagati vanno, a vario titolo, dall’ostacolo alle funzioni di vigilanza, alla truffa, al riciclaggio.
Bazoli e’ indagato per ostacolo alle funzioni di vigilanza, nella sua qualita’ di presidente del Consiglio direttivo dell’Associazione Banca Lombarda e Piemontese. Pesenti, coinvolto in un altro filone di indagine, per truffa e riciclaggio con Giampiero Bertoli, Alessandro Maggi e Guido Cominotti. Con Bazoli, per ostacolo alle funzioni di vigilanza, risultano indagati anche Franco Polotti, presidente del Consiglio di gestione di Ubi Banca, Andrea Moltrasio, presidente del Consiglio di sorveglianza, Mario Cera, vicepresidente del Comitato di sorveglianza, e i consiglieri Victor Massiah e Italo Lucchini.
Sono diversi i comportamenti illeciti che sarebbero al centro dell’inchiesta della Procura di Bergamo. Per quanto riguarda i reati di truffa e riciclaggio, vengono ipotizzate gravi irregolarita’ nella compravendita di beni di lusso, tra cui imbarcazioni e aerei. Questi, secondo l’accusa, sarebbero stati ceduti in leasing a persone fisiche e societa’, ma, di fronte alle prime difficolta’ di pagamento, venivano sottratti a chi aveva sottoscritto il contratto di leasing e poi ceduti, a un prezzo di molto inferiore al valore reale, a persone vicine a Ubi-Leasing. Per quanto riguarda un altro tipo di irregolarita’, due gruppi di azionisti di Ubi-Banca (Associazione Amici di Ubi e Associazione Banca Lombarda e Piemontese) avrebbero realizzato un sistema di regole tale da predeterminare i vertici di Ubi Banca senza che le autorita’ di vigilanza ne avessero conoscenza.
Ci sono anche uno yacht da 10 milioni e l’ex aereo di Lele Mora nell’inchiesta della Procura di Bergamo che coinvolge Ubi Banca e Ubi-Leasing. Uno dei due reati contestati agli indagati e’ il riciclaggio, legato alla vendita sottocosto di beni recuperati da Ubi-Leasing. Si tratta di beni ceduti in passato in leasing che poi, di fronte a difficolta’ di pagamento delle rate, sono stati sottratti e ceduti, a un prezzo inferiore, a persone vicine a Ubi Leasing. E’ successo con un motoryacht Akir 108 del valore di 10 milioni di euro e venduto a tre milioni e mezzo e al Cessna che era stato di proprieta’ di Lele Mora, oltre a diverse automobili.

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