mercoledì 28 maggio 2014

Lo spread: l'arma delle banche per condizionare i governi

Vedi l'articolo: Renzi trionfa e abbatte lo spread di repubblica.it

  
Pubblichiamo la seguente riflessione dal profilo Facebook di Magdi Cristiano Allam: 
COME È POSSIBILE CHE LO SPREAD CALA A 153 PUNTIQUANDO TUTTI I DATI ECONOMICI PEGGIORANO? Quando nel giugno 2011 i poteri bancari forti decisero di sostituire Silvio Berlusconi con Mario Monti, lo spread (il differenziale tra i titoli di stato decennali italiani e tedeschi) era inferiore ai 200 punti. Il 12 novembre 2011 Berlusconi fu costretto a rassegnare le dimissioni quando lo spread schizzò oltre i 650 punti.
Ora che Renzi ha stravinto alle elezioni europee, lo spread si riduce a 153 punti. Eppure la situazione economica è decisamente peggiorata rispetto al 2011. È aumentato il debito pubblico, non cresce il Pil, si è ridotto il potere d'acquisto, sono crollati i consumi, è aumentata la disoccupazione, sono raddoppiati i poveri e gli italiani che fanno letteralmente la fame, peggiora la condizione dei giovani, dei pensionati, dei disoccupati, dei cassintegrati e degli esodati. LO SPREAD SI CONFERMA COME UNO STRUMENTO BANCARIO CON CUI SI È ATTUATO UN COLPO DI STATO FINANZIARIO E CHE OGGI DECIDE CHE RENZI DEVE GOVERNARCI. VOI COSA NE PENSATE?  


 Fonte: pagina FB di Magdi Cristiano Allam 

Nessun commento:

Posta un commento