mercoledì 30 aprile 2014

LA GRECIA - CON LA COMPLICITA' DI BRUXELLES - HA DI NUOVO TRUCCATO I CONTI PER NASCONDERE IL DISASTRO DELLA TROIKA.

LA GRECIA - CON LA COMPLICITA' DI BRUXELLES - HA DI NUOVO TRUCCATO I CONTI PER NASCONDERE IL DISASTRO DELLA TROIKA.
ATENE - Mercoledì scorso la Commissione europea ha confermato che nel 2013 la Grecia aveva registrato un’eccedenza di bilancio primaria di 0,8% del Pil, ma per l’economista greco Yanis Varoufakis si tratta di un miraggio, concepito dall’agenzia di statistica greca Elstat, con l’approvazione dell’agenzia di statistica dell’Unione europea Eurostat.

I calcoli di Varoufakis portano a un deficit di 4,9 miliardi di euro, anche deducendo i costi di ricapitalizzazione delle banche e senza tener conto delle somme che il governo avrebbe dovuto rimborsare lo scorso anno al settore privato e che invece non ha versato.
Spiega che il governo greco ha beneficiato di due “buchi bianchi”, due interventi eccezionali : 700 milioni di euro sui conti delle autorità locali e 4,7 miliardi di euro nei fondi delle pensioni pubbliche. Nel 2012 queste due posizioni erano “buchi neri”, ossia si trovavano in deficit.
Secondo Varoufakis, che insegna economia all’università di Atene e che fra il 2004 e il 2006 era stato consigliere economico nel governo Papandreou, questo prodigio è stato reso possibile da una ridefinizione della natura delle somme provenienti dal salvataggio europeo, che sono state destinate al contenimento di questi deficit nel bilancio 2012 : nel 2013 sono passate dalla categoria debiti alla categoria attivi.
Varoufakis ricorda che secondo il programma di scambio delle obbligazioni nel 2012, i fondi pensione erano stati privati della loro capitalizzazione e in pratica si trovano in fallimento, così come i conti delle autorità locali : “La nozione secondo cui nel 2013 le autorità locali e i fondi pensione avrebbero detenuto più di 5 miliardi di euro di attivi liquidi reali e di origine domestica per conto del governo è totalmente assurda.”
Secondo lui, questo procedimento è stato utilizzato con la complicità dell’agenzia Eurostat e di altri paesi della Zona euro, che volevano mantenere a ogni costo la favola della ripresa economica della Grecia : “Berlino, Francoforte e Bruxelles vogliono una sola cosa per la Grecia : dichiararne la vittoria sulla crisi, nella prospettiva delle elezioni europee di maggio.”
All’inizio del 2010, il governo greco era stato condannato dalla Commissione europea perchè aveva falsificato i dati economici del paese e lasciato i politici esercitare pressione per impedire la raccolta di informazioni a partire dalle quali sarebbero state prodotte statistiche corrette.
La Grecia non ha mai brillato nella presentazione di cifre affidabili e anche la sua adesione alla Zona euro era avvenuta sulla base di dati economici truccati.
(Fonte : Express.be)
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