venerdì 11 aprile 2014

EMERGENZA EBOLA: Interrogazione parlamentare

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Epidemia ebola: “Sarebbe opportuno che anche l’Italia adottasse misure di sicurezza e prevenzione”

Apprendiamo dagli organi di stampa nazionali ed internazionali che un’epidemia di Ebola sta interessando l’Africa e in particolare la Nuova Guinea. Da gennaio la Guinea è vittime di una seria epidemia di febbre Ebola che ha già fatto 78 vittime su 122 casi sospetti.
Secondo la onlus Medici senza Frontiere si tratta di una “epidemia senza precedenti” nell’Africa dell’ovest per il virus Ebola, molto contagioso e spesso mortale” sono queste le parole con le quali Fabrizio di Stefano, esordisce nella sua interrogazione presentata oggi 9 aprile alla Camera dei Deputati. “Diversi paesi africani, in primis, il Marocco ha deciso di rafforzare il controllo sanitario alle frontiere, in particolare all’aeroporto di Casablanca, principale piattaforma aeroportuale dell’Africa del Nord, per impedire l’ingresso del virus proveniente dalla Guinea.
Anche in Europa sono scattate misure d’emergenza. Il codice rosso è scattato negli aeroporti di Parigi, Bruxelles, Madrid, Francoforte e Lisbona, ovvero i principali scali dei voli provenienti dal continente africano” aggiunge Di Stefano. “Non si ha conoscenza se l’Italia abbia attivato procedure di sicurezza in conformità a quanto già fatto dagli altri paesi europei, pertanto credo che sia opportuno che il Governo e il ministro della Salute chiariscano se l’Italia rischiano il contagio e quali provvedimenti sono stati presi per garantire la sicurezza sanitaria del Paese” conclude Di Stefano.
I cittadini del lazio hanno diritto di sapere quale misure intenda adottare il governo italiano riguardo all’emergenza Ebola, che sta varcando i confini della Guinea. Apprendiamo che la Cooperazione italiana ha deciso di intervenire con un contributo di 200mila euro per attivita’ di controllo della diffusione del virus con l’invio urgente di esperti e forniture mediche a supporto delle attivita’ di coordinamento, controllo e prevenzione dell’infezione. Riteniamo che un governo che si batte ormai per creare un corridoio umanitario stabile direttamente in Africa, debba preoccuparsi anche del rischio di eventuali contagi provenienti dai migranti da quelle zone“.
Lo dichiarano in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e membro della Commissione Salute, e Fabio Schiuma, segretario nazionale di Riva Destra, rivolgendosi al ministro della Salute Beatrice Lorenzin. “Ebola - ricordano – e’ un virus che nasce e si sviluppa in piccole comunita’ e se un focolaio dovesse presentarsi in uno dei nostri centri di identificazione ed espulsione Cie o in qualche gruppo sbarcato clandestinamente, tutta la popolazione italiana,di qualsiasi colore, razza o religione, correrebbe dei seri rischi. Per tali ragioni riteniamo sia opportuno un chiarimento immediato del ministro della Salute Lorenzin: lo deve innanzitutto ai cittadini italiani“.
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1 commento:

  1. Chi ha controllato fin'ora le migliaia di clandestini che la nostra egregia Marina va a prendere fin sulle coste del nord-frica? Caso unico nella storia di tutti i popoli. Tragiche buffonate italiote......

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