venerdì 11 aprile 2014

CLAMOROSO / LA GERMANIA ROMPE IL FRONTE ''EUROPEO'': L'INTELLIGHENZIA TEDESCA SCRIVE A PUTIN ''NO ALLA RUSSO-FOBIA''

CLAMOROSO / LA GERMANIA ROMPE IL FRONTE ''EUROPEO'': L'INTELLIGHENZIA TEDESCA SCRIVE A PUTIN ''NO ALLA RUSSO-FOBIA''
BERLINO - In una letttera inviata a Vladimir Putin, importanti membri della società civile tedesca hanno condannato apertamente la russofobia dilagante nei media e nell'establishment politico tedesco, manifestando il loro supporto per le azioni di Mosca nell'attuale crisi ucraina. 
A scriverla è stato il Luogotenente delle forze aeree tedesche in pensione Jochen Scholz, in risposta al discorso di Putin del 18 marzo scorso in occasione della riunificazione con la Crimea in cui il presidente russo si è rivosto direttamente al popolo tedesco.
La missiva è stata cofirmata da centinaia di avvocati giornalisti, dottori, accademici, scienziati, diplomatici e storici tedeschi.  
Ribadendo come George Bush padre avesse data chiara assicurazione che la Nato non si sarebbe espansa a est, Scholz scrive come l'occidente ha violato questa promessa a Mosca con la costruzione di un sistema di difesa missilistico nell'Europa dell'est e l'espansione della Nato nelle repubbliche ex sovietiche e l'installazione di basi militari nei paesi dell'ex Patto di Varsavia".
A differenza della guerra fredda, spiega Scholz in un'intervista a RT, quando gli interessi dell'Europa e quelli degli Stati Uniti coincidevano "dagli anni'90 questo è cambiato. Gli interessi europei sono oggettivamente differenti. E quindi il nostro compito è di prendere il nostro destino nelle nostre mani. Lavorare insieme in pace e e cooperazione nel rispetto dei diritti umani".  Avendo in mente il principale obiettivo geopolitico degli Usa, vale a dire neutralizzare la Russia, il colonnello in pensione afferma nella sua lettera che Washington ha usato la crisi ucraina come "strumento" per raggiungerlo. "Questo modello è stato usato ripetutamente: in Serbia, Georgia e Ukraine nel 2004, Egitto, Siria, Libia e Venezuela”. La lettera si conclude con un sostegno pieno alle azioni intraprese dalla Russia come contrappeso agli interessi americani.
Fonte notizia: L'Antidiplomatico - che ringraziamo. 

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