domenica 2 marzo 2014

TERRORISMO PER PERSUADERE LA CINA A NON ENTRARE IN GUERRA A FIANCO DELLA RUSSIA

In Cina come in Afghanistan, Iraq, Siria, Mali, Somalia, Sudan, Nigeria, Costa d’Avorio, Libia, Cecenia, India, Venezuela, Colombia, Messico, Pakistan, Brasile e in molte altre nazioni.  L’esercito invisibile del terrore è in azione e minaccia l’incolumità delle nazioni che non accettano di sottostare alla dittatura planetaria del  Nuovo Ordine Mondiale. Siamo solo agli inizi,  la colpa sarà data ancora una volta ad una comunità religiosa per alimentare una guerra civile di divisione, come in Europa nei paesi slavi.
 
Rai news 24

27 morti e 162 feriti nello Yunnan

Cina, strage con i coltelli alla stazione dei treni. 28 morti

Un commando armato con coltelli ha aggredito i passeggeri a Kunming, nel sud-ovest del Paese. Un’emittente locale: tra i morti anche alcuni degli assalitori, uccisi a colpi d’arma da fuoco dalla polizia. Su Weibo, social network cinese, le immagini dell’assalto. I media di Pechino: “È un attentato terroristico”



L’esterno della stazione (da Weibo)
Pechino Hanno assaltato la stazione di Kunming vestiti di nero e armati di coltelli, provocando almeno 28 morti e 113 feriti. È strage nella cittadina dello Yunnan, regione nel sud-ovest della Cina: il numero delle vittime è provvisorio e secondo i media cinesi potrebbe ancora aumentare.
Sui social network le foto della strage
Su weibo, social network cinese appaiono da alcune ore le immagini dei corpi senza vita, allineati all’esterno della stazione. Ancora è ignota l’identità degli assalitori: Yunnan news riferisce che si tratta di persone in uniforme, tuttavia il gesto non è ancora stato rivendicato. La polizia avrebbe poi ucciso alcuni degli assalitori, mentre cinque degli attentatori sono ancora in fuga. Tra gli autori del gesto ci sarebbero anche due donne.
“Attentato terroristico”
Intanto da Pechino i media di Stato definiscono la strage “un violento attentato terroristico, organizzato e premeditato”, portato a termine da “persone non identificate armate di coltello”. Queste le parole dell’agenzia di Stato Xinhua che su twitter ha diffuso alcune foto della strage. La zona intorno alla stazione è stata isolata; sul posto, i vertici della sicurezza cinese.

Le testimonianze
Su Sina Weibo in molti raccontano l’attacco. ”Ho visto un uomo correre verso di me armato di un coltello e sono corso via insieme agli altri”, scrive un testimone ferito al petto e alla schiena. “Non ho pensato a niente, se non a scappare. Vedevo la gente cadere davanti a me sotto i loro colpi. E’ stato un incubo”.Tra separatismo e minoranze musulmane
L’attacco avviene a pochi giorni dalla riunione plenaria del Parlamento cinese, che avviene ogni anno con la massima allerta per le forze dell’ordine. Inoltre lo Yunnan, come lo Xinjang è una regione popolata da minoranze: la prima da quella musulmana, la seconda dagli uiguri, anche questi di religione musulmana. Secondo alcuni analisti cinesi, l’attentato potrebbe portare la firma proprio di una di queste minoranze.

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