Le famiglie di Roma Nord, quelle che rimarranno senza acqua corrente fino alla
fine dell’anno, protestano: “Ci aspettavamo una lettera di scuse da parte della
Pisana”. E invece sono arrivate le bollette.
fine dell’anno, protestano: “Ci aspettavamo una lettera di scuse da parte della
Pisana”. E invece sono arrivate le bollette.
“68 euro a fattura”, dice Irene Giannacco, residente a via
Signorelli, al Messaggero: “Dopo tutto quello che è successo, è davvero il
colmo. Dovremmo essere noi a chiedere i danni”.
Signorelli, al Messaggero: “Dopo tutto quello che è successo, è davvero il
colmo. Dovremmo essere noi a chiedere i danni”.
E mentre i cittadini della zona si organizzano per una class actionintanto sono arrivati sette serbatoi. Ma in molti preferiscono
attingere ai pozzi privati.
attingere ai pozzi privati.
“Per fortuna ho un pozzo vicino casa – racconta Anna G., da una vita a via
Angelo Signorelli – Lo ha costruito mio padre trent’anni fa. E oggi è
tornato buono”.
Angelo Signorelli – Lo ha costruito mio padre trent’anni fa. E oggi è
tornato buono”.
“La gestione degli acquedotti in periferia da parte dell’Arsial è stata un
flop”, dice Valerio Barletta, presidente di uno dei due municipi interessati
dall’emergenza, il XIV, sempre al Messaggero: “Le responsabilità sono chiare, la
Regione Lazio negli anni passati non ha saputo amministrare questo servizio. Ora
però bisogna accelerare i tempi, non è pensabile che nel 2014 a Roma ci siano
ancora case senza acqua potabile”.
flop”, dice Valerio Barletta, presidente di uno dei due municipi interessati
dall’emergenza, il XIV, sempre al Messaggero: “Le responsabilità sono chiare, la
Regione Lazio negli anni passati non ha saputo amministrare questo servizio. Ora
però bisogna accelerare i tempi, non è pensabile che nel 2014 a Roma ci siano
ancora case senza acqua potabile”.
fonte: http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/roma-nord-acqua-contaminata-arsenico-bollette-arrivano-lo-stesso-68-euro-1809142/
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