lunedì 31 marzo 2014

“I bambini di oggi sono sempre più svegli”? Evoluzione o (ab)uso di tecnologia?

Il risultato, infatti, sembra suggerire che ci sia unpotenziamento della capacità di apprendimento. Il progetto prevedeva, dunque,un concorso per applicazioni, software, infrastrutture e strumenti perl’educazione infantile tramite la tecnologia. La parola d’ordine eracreatività, tramite la quale i bambini dovevano spingersi ad un concetto disuperamento dei vincoli linguistici, spaziali e culturali per conoscere semprepiù il mondo e sviluppare le loro capacità progettuali.
L’opera vincitrice èstata un gessetto intelligente, creata dalla LimVTouch. Al secondo posto lePinoParole, un’applicazione in grado, dicono, di aiutare soggetti affetti dadisturbi specifici del linguaggio e bambini stranieri per imparare adarticolare i gruppi consonantici della lingua italiana, anche grazie a dellepercezioni tattili gestite come un gioco. Classificatosi al terzo posto tra ivoti degli utenti, dei “blocchi intelligenti” fatti per esserecompatibili con le costruzioni Lego.
Il risultato dell’indagine condotta dal gruppo bancario è,dunque, che l’influenza positiva o negativa sul bambino in età prescolaredipende dall’utilizzo che se ne fa. Risulta, infatti, che i bambini tra 1 e 4anni possono, con l’ausilio di questi strumenti ad interfaccia, risultareprecoci. Inatti le interfacce sembrano influire sulla modalità di rappresentarela realtà attraverso la gestualità. Ciò che però sembra preoccupare, non certola banca che tra le prime ha sviluppato il concetto di banca on-line per ilgrande pubblico, è che proprio quella capacità progettuale e creativa di cuiparlano sia invece ostacolata nel suo formarsi (solitamente tra 1 e 7 anni) invirtù del fatto che questi strumenti interattivi danno solo un rangeprestabilito di possibilità, a differenza dei giochi basati interamente sullafantasia del bambino, come il disegnare e giocare con i pupazzetti.
Naturalmente si sono, nel corso del tempo, sviluppate anchesempre più teorie sul corretto uso di questi strumenti. Ad esempio SergeTisseron ipotizza che fino ai 3 anni non si devono esporre i bambini a schermidigitali, fino ai 6 a delle consolle e fino ai 9 deve essere proibito l’accessoa Internet, mantenuto poi limitato sino ai 12 anni.
Intanto, però, i software e le app per bambini in etàprescolare si moltiplicano sempre più e su iTunes esiste la categoria educationcon circa 40.000 app.
Un altro aspetto del problema è che non sembrano essereparticolarmente incoraggianti per lo sviluppo delle capacità sociali ecomunicative del bambino, anzi qualunque genitore può vedere come sembranoproprio annientarle. E nonostante l’American Academy of Pediatrics parli già disovraesposizione al tablet riferendosi a bambini di 12 anni, laFisher&Price si proietta già a creare i tablet giocattolo.
Il problema fondamentale è che allo stato attuale ognirisultato appare provvisorio, dal momento che gli studi si contraddicono avicenda. Ci sarebbe forse da fare chiarezza per capire se davvero ancora èimpossibile stabilire quali effetti siano conseguenti all’uso del tablet o sela confusione sia volontariamente creata dai finanziatori di alcune ricerche.
Giselda Campolo
http://www.signoraggio.it/i-bambini-di-oggi-sono-sempre-piu-svegli-evoluzione-o-abuso-di-tecnologia/

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