domenica 16 marzo 2014

EST UCRAINA / BANDE NEONAZISTE SPARANO SU MANIFESTANTI RUSSOFONI CHE CHIEDONO REFERENDUM COME IN CRIMEA (DUE MORTI)

EST UCRAINA / BANDE NEONAZISTE SPARANO SU MANIFESTANTI RUSSOFONI CHE CHIEDONO REFERENDUM COME IN CRIMEA (DUE MORTI)
Kharkiv (400 km a est di Kiev, seconda città per importanza dell'Ucraina)  - E' di due morti il bilancio degli scontri fra neonazisti ucraini e popolazione russofona a Kharkiv, nell'est dell'Ucraina. Lo ha riferito la polizia locale. Un manifestante pro-Russia e un passante sono rimasti uccisi, venerdi' sera, dopo che i neonazisti ucraini hanno sparato contro la gente che manifestava per strada. Venerdi' i filo-russi di Kharkiv avevano annunciato di voler organizzare un referendum per la secessione dall'Ucraina come quello che si terra' domani in Crimea.

La polizia ha fatto sapere di aver arrestato 30 militanti neonazisti pro-Kiev. Secondo quanto e' stato riferito, la situazione e' precipitata dopo che da un'auto sono stati esplosi alcuni spari verso una manifestazione pro-Russia nella centrale Piazza Svoboda (liberta'). Non ci sono stati feriti, ma alcuni manifestanti hanno inseguito la vettura fino alla sede del partito nazionalsocialista Patrioty Ukrainy (Patrioti ucraini). A quel punto dall'interno della sede del partito neonazista sono stati esplosi alcuni colpi di arma da fuoco che hanno ucciso un filo-russo e un passante. Prima dell'arrivo degli agenti, i neonazisti hanno preso in ostaggio alcune persone che si trovavano in altri uffici ospitati nello stesso edificio. Nella successiva sparatoria ci sono stati altri sei feriti, tra cui un poliziotto in modo grave prima che i neonazisti si arrenderessero e consegnassero le armi. Una trentina di loro e' finita in manette. 
Immediate le reazioni di Mosca che ha chiesto a Kiev di dichiarare fuori legge i gruppi nazionalisti di estrema destra dopo queste uccisioni. "I gruppi Bandera (filonazista ucraino al servizio delle SS della Gestapo durante l'occupazione nazista dell'Ucraina nella Seconda Guerra Mondiale) dovrebbero essere dichiarati illegali per incitazione all'odio interetnico": lo ha twittato Konstantin Dolgov, responsabile del ministero degli Esteri russo per i diritti dell'uomo. "Nessuno ha esonerato l'Ucraina dai suoi obblighi a lottare contro il razzismo, la discriminazione razziale e la xenofobia. Questi obblighi devono essere rispettati", ha aggiunto.
E in questo clima da guerra civile, domani si voterà in Crimea per la secessione, mentre altre regioni dell'Est Ucrana si apprestano a organizzare identiche consultazioni.

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