lunedì 3 marzo 2014

Disoccupazione in Italia: raggiunto nuovo record


Disoccupazione in Italia


Ci siamo lasciati alle spalle il 2013, con Letta e Saccomanni che continuavano a ripetere la solita tiritera: “L’ultimo trimestre dell’anno segna un ritorno alla crescita. L’Italia è fuori dalla recessione”. Poi, dopo le favole, arrivano spesso i numeri a dire la loro.

E che ci dicono?

Il tasso di disoccupazione italiano nel mese di gennaio sale al 12,9%, dal 12,7% di dicembre. Lo rende noto Istat, precisando che si tratta del valore più alto dal primo trimestre del 1977. Il tasso di disoccupazione nella fascia di età 15-24 anni, ovvero l’incidenza dei giovani disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca di lavoro, sale al 42,4% rispetto al 41,7% di dicembre (rivisto da 41,6%). Anche in questo caso si tratta del valore più alto sia dall’inizio delle serie storiche mensili (2004) che dall’inizio delle serie storiche trimestrali (primo trimestre 1977).

Nella media del 2013, il tasso di disoccupazione raggiunge il 12,2% rispetto al 10,7% di un anno prima, mentre nella fascia di età 15-24 anni arriva al 40%, crescendo di 4,7 punti percentuali. Istat sottolinea che il 2013 risulta l’anno più critico della crisi per la perdita di occupazione, che diminuisce di 478.000 unità (-2,1%). Dal 2008 l’occupazione è diminuita di 984.000 unità.

Il tasso di inattività nella media 2013 sale al 36,5%, con un incremento di 0,2 punti percentuali. Istat sottolinea che dopo il forte calo del 2012 la popolazione inattiva tra i 15 e i 64 anni torna a crescere (+0,3%): tra i motivi della mancata ricerca del lavoro crescono in misura sostenuta lo scoraggiamento e i motivi di studio (rispettivamente 187.000 e 100.000 persone in più). Guardando al quarto trimestre 2013, il tasso di disoccupazione sale al 12,7%, che arriva al 43,5% per i 15-24enni. Nel mese di gennaio, il numero di inattivi diminuisce dello 0,3% rispetto al mese precedente. Il tasso si attesta al 36,4%, in calo di 0,1 punti su dicembre.

Autore: Marietto Cerneaz / Fonte: rischiocalcolato.it

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