sabato 22 febbraio 2014

Sulla situazione ucraina Mosca attacca Usa e Ue

Mosca accusa l'Occidente: "Il ritorno della violenza nelle strade di Kiev è il risultato diretto della politica di Usa e Ue". In particolare, le forze più estremiste dell’opposizione avrebbero dato l’assalto al parlamento, atto che ha precipitato il Paese in una guerra civile imminente, dopo l’incontro tenutosi a Berlino tra alcuni leader della protesta e la cancelliera tedesca Angela Merkel.

Si rinfiamma la protesta in Ucraina e le strade del centro di Kiev tornano a macchiarsi di sangue. Sono 25 le persone che hanno perso la vita negli scontri tra polizia e manifestanti scoppiati a Kiev nella mattina di ieri, secondo il bilancio ufficiale del governo ucraino, secondo il quale ci sono 241 feriti ricoverati in ospedale, tra cui 79 poliziotti e 5 giornalisti. Oggi a Kiev metropolitana e scuole chiuse.
Tra le vittime, in base a questo bilancio, ci sarebbero sette agenti e 13 civili, ma il numero delle vittime potrebbe essere destinato a salire ulteriormente. Dopo una giornata tesissima infatti, segnata da una serie di raid di gruppi di dimostranti, centinaia di poliziotti in assetto antisommossa hanno assaltato in serata Maidan Nezalezhnosti, la piazza Indipendenza da tre mesi cuore della rivolta antigovernativa.
L'opposizione ha "oltrepassato i limiti" sperando di arrivare al potere grazie alla strada, e i responsabili saranno giudicati" ha detto il presidente ucraino Viktor Ianukovich. "I leader dell' opposizione non hanno considerato il principio democratico secondo cui si ottiene il potere con le elezioni e non nella strada - ha detto Ianukovich in un messaggio alla nazione pronunciato mentre l' assalto ai manifestanti in piazza era ancora in corso -. Hanno passato i limiti chiamando la gente a prendere le armi. C'è una eclatante violazione della legge - ha aggiunto - e i colpevoli compariranno davanti alla giustizia".
Tra i morti negli scontri si contano sette poliziotti - alcuni dei quali uccisi da colpi d'arma da fuoco denuncia il ministero dell'Interno - e almeno un militante del partito delle Regioni del presidente Viktor Ianukovich, una cui sede è stata presa d'assalto da manipoli di oppositori estremisti. Non meno di 12 delle altre 13 persone decedute dovrebbero invece essere manifestanti antigovernativi.
Nelle violenze si registrano circa 180 agenti feriti, 157 dei quali ricoverati in ospedale. I feriti tra i manifestanti, invece, secondo l'opposizione sono più di 150. In serata, poco prima dell'attacco della polizia a Maidan, un gruppetto di insorti ha occupato nuovamente il municipio di Kiev, sgomberato domenica scorsa dai dimostranti per permettere l'entrata in vigore di un'amnistia.

La situazione in Ucraina rischia di sprofondare in una guerra civile, e violenze si segnalano anche in alcune città dell'Ucraina occidentale, tra cui Leopoli, roccaforte dell'opposizione più nazionalista, dove circa 5.000 insorti si sono impossessati di un deposito di armi.
Condanne delle violenze sono arrivate intanto dal segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, dal capo della diplomazia Ue, Catherine Ashton, dalla Casa Bianca, dalla Nato. Mentre Mosca accusa l'Occidente: il ritorno della violenza nelle strade di Kiev è il "risultato diretto" della politica di Usa-Ue, ha affermato il ministero degli Esteri russo in una nota.
Fonte: Ansa
fonte: ansa

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