La nomina di Carlo Padoan al dicastero dell'Economia infatti è un preciso segnale di come la nostra politica monetaria venga ormai fatta a Bruxelles e sotto l'ingerenza tedesca di Frau Merkel!
Il commissario europeo Olli Rehn (altro personaggio per inciso mai voluto dagli europei, e questo giusto per rendere l'idea da quali dittatori siamo governati!) ci ha tenuto a far sapere che "Padoan sa cosa deve fare". Sembra uno di quegli avvertimenti da ras del quartiere, dove in pratica la gestione delle decisioni più importanti spettano sempre e comunque ad un'istituzione lontana dai cittadini non solo e non tanto geograficamente, ma anche e sopratutto nel cuore e nella testa!
Gelata all'istante, l'intenzione del giovane premier di chiedere una mitigazione rispetto ai rigidi ed insostenibili parametri sul rapporto deficit/PIL (non deve superare come tutti sappiamo il 3%) quanto meno per provare ad alimentare la domanda interna.
Padoan appartiene quindi alla parte oltranzista delle politiche basate sull'austerità a suon di tasse odiose e limitazioni sempre più ampie alla libertà economica ed agli investimenti, che stiamo disprezzando da alcuni anni a questa parte.
Non dovremo dunque stupirci se anche per quest'anno vedremo un bel segno meno davanti all'indicatore del PIL 2014, in barba a quei pennivendoli leccaculo ed asserviti a questo regime massone e bilderberghino di stampo nazicomunista, che già parlavano in maniera assai superficiale ed imprudente di ripresa!
http://www.signoraggio.it/governo-renzi-arrivano-gia-diktat-bruxelles/
Franco Svevo
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