lunedì 4 novembre 2013

Puglia, ulivi uccisi da batterio killer: il Salento rischia il deserto, l’Italia il contagio..

Bisogna vietare assolutamente i disseccanti (Glifosate, Roundup e similari) da qualsiasi uso agricolo e extragricolo in quanto:
- distruggono la flora microbica e le micorrize dei terreni indebolendo ed esponendo le piante a patogeni pericolosi e all’attacco di insetti;
- distruggono l’habitat agli insetti utili che controllano quelli dannosi;
- distruggono il nutrimento e la biodiversità per molti insetti e fitopatogeni che alla fine finiscono per attaccare gli olivi spostandosi in un’altra nicchia ecologica;
- aumentano l’intensità di attacchi di insetti dannosi diminuendo la biodiversità complessiva degli agroecosistemi (organismi utili, uccelli utili, ecc);
- diffondono questi problemi alle coltivazioni vicine anche se non usano disseccanti… poiche gli insetti e le spore non conoscono confini;
- provocano leucemie e linfomi, sterilità deformazioni dei feti e altri problemi sanitari gravissimi agli esseri umani ed animali;
- inquinano le falde acquifere coi loro residui e metaboliti come dimostrano i dati ISPRA _ARPA mettendo in grave pericolo la salute pubblica generale e non solo quella degli agricoltori che li usano e dei loro confinanti;
- diffondono nei terreni vicini per deriva (idrico-eolica), compromettendo anche le coltivazioni biologiche;

- favoriscono l’erosine dei terreni e le alluvioni per la distruzione dell’Humus che non trattiene più l’acqua, conseguenza dello squilibrio microbico.
L’erba bisogna tagliarla e non disseccarla, ottenendo anche contributi europei per la semina di prati di leguminose invernali che proteggono dall’erosione e apportano azoto, evitando uso di sostanze chimiche (Agricoltura Biologica con ulteriori contributi Agroambientali)… e tornando a sentire il profumo della primavera e dell’estate e non la puzza della chimica (danno psicologico morale).
Negli Olivi in questione, in Umbria, come nel Salento, abbiamo un recentissimo e immediato incremento clamoroso di attacchi di Fleotribo (insetto masticatore) e sintomi di batteriosi conseguenti alle ferite, con disseccamenti dei rami nel caso di erosione completa delle cortecce per tutta la circonferenza. Con successiva penetrazione di patogeni fungini da cancri e batteriosi, con indebolimento progressivo generale delle piante per tutto quanto detto sopra, nonchè della salute degli agricoltori e cittadini della zona (Danno sanitario).
Non è escluso che si ritrovino anche attacchi di patogeni secondari come verticillosi per indebolimento e squilibrio microbico dei terreni e delle piante (Danno ecologico ambientale generale).
E’ urgente attivare immediatamente i divieti dei prodotti chimici sugli olivi, con azioni dei sindaci locali in quanto tutori della salute dei cittadini e delle Procure della Repubblica.
L’Italia continua ad aumentare l’impiego di pesticidi chimici nonostante le politiche agroambientali ne prevedano la drastica riduzione, grazie a una rete fittissima di commercianti di pesticidi che abusano della professione consigliando gli agricoltori al fine di vendere sempre più prodotti chimici, mentre manca l’assistenza tecnica atta a definire i giusti interventi in maniera indipendente.
Le conseguenze sanitarie di tutto ciò in Italia sono drammatiche, ad esempio con il triste record mondiale dei tumori dell’Infanzia e il doppio del tasso di quelli neonatali rispetto alla media UE (OMS) e l’ascesa delle patologie tumorali e cancerogene, con costi sociali insopportabili.
Intanto… dai programmi didattici dell’Istruzione Agraria per i Periti Agrari spariscono le materie: Agroecologia ed Ecologia Applicata, Fitopatologia ed Entomologia, Meccanica, Esercitazioni Agrarie… e pensate, anche la Botanica!!! ..per lasciare spazio a fantomatiche “Biotecnologie”…a base di Disseccanti ed OGM?
(Prof. Giuseppe Altieri, agro-ecologo, fito-patologo, consulente alimentarista di Europeanconsumers)

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