sabato 28 settembre 2013

Da CUBA l’unico farmaco al mondo in grado di guarire le ulcere del piede diabetico


(N.D.E.) Per capire l’importanza di questo farmaco per i milioni di persone che soffrono di questa patologia e che rischiano l’amputazione di un arto, sarebbe opportuno vedere le immagini di un “piede diabetico”, ma sono immagini a dir poco scioccanti, chi vuole può visionarle QUI.
Un farmaco cubano assolutamente unico al mondo che guarisce le ulcere del piede diabetico, comincerà ad essere testato in centinaia di ospedali in Europa, l’anno prossimo.
La biotecnologia continua a fare passi avanti per essere riconosciuta come un pilastro dell’economia nazionale, così come è stato appena annunciato l’Heberprot-P, il prodotto leader della scienza cubana per il suo volume di vendita, inizierà l’anno prossimo dei test di sperimentazione in diversi ospedali europei per l’approvazione e la registrazione nei paesi del blocco comunitario. La sperimentazione apre la possibilità alla vendita nell’Unione Europea di uno dei farmaci cubani più importanti e l’unico sul pianeta in grado di guarire le ulcere del piede diabeticoLa prova della cosiddetta Fase III sarà effettuata in centinaia di ospedali di paesi dell’Unione Europea, richiede il reclutamento di circa 700 pazienti provenienti da uno studio clinico di Fase II condotto prima in 17 istituzioni sanitarie della Spagna. ”Se riusciamo ad eportare questo prodotto di frontiera ne saremo molto orgogliosi”, ha detto lo scorso novembre a Cubahora Manuel Raíces, un responsabile dello Sviluppo Commenrciale del Centro di Ingegneria Genetica e Biotecnologia (ICGEB) a L’Avana, istituzione che ha sviluppato il farmaco in combinazione con l’ Istituto di Angiologia e Chirurgia Vascolare della capitale.

Il diabete è considerato come una pandemia non trasmissibile che colpisce oggi 300 milioni di persone e si prevede che in pochi anni il numero raggiungerà i 450 milioni, “di conseguenza le ulcere del piede diabetico continueranno ad essere una complicazione importante.” E finalmente, la profezia di Raìces si è compiuta, nonostante fosse stato difficile far parte del competitivo mercato farmaceutico del “Primo Mondo” con un nuovo vaccino partorito dal talento dei cubani, promosso da Fidel Castro dal 1986, che finora è riuscito a creare 53 centi di ricerca con più di 10.500 scienziati e tecnici.

  La biotecnologia non è una scienza, ma un settore industriale sostenuto dal talento scientifico, per questo le sue ricerche sono estremamente complesse, perché trascorrono circa 12 anni da quando sono nascono le idee nei laboratori fino a quando si materializzano con un prodotto registrato e disponibile alla popolazione. La maturazione dell’idea passa attraverso la dimostrazione di un concetto e in seguito e dallo sviluppo per trovare il modo in cui tale nozione può essere prodotta ad un costo attraente e risolvere i problemi di salute. Dopo ricerca di base e lo sviluppo segue una parte molto complicata che sono le prove pre-cliniche, cioè la valutazione in modelli animali sul presupposto del pensiero iniziale. Più tardi, iniziano le sperimentazioni cliniche di Fase I in cui viene valutato il rischio su 20 pazienti, poi la Fase II, dove il rischio viene valutato insieme all’effetto clinico del farmaco, e quindi la Fase III o estensione, a partire da 300 persone ma può raggiungere le 2000.
Sottosviluppata e piena di problemi economici, Cuba è riuscita a istituire un’industria biotecnologica in grado di competere senza complessi con i più elevati standard scientifici in tutto il mondo. Iniezioni di vaccini contro il cancro, l’influenza o l’epatite-B, iniezioni di vaccino pentavalente o di streptochinasi ricombinante, solo per citare alcuni prodotti, riconoscono oggi la biotecnologia come un solido pilastro dell’economia nazionale, che poggia su una solida base come l’Heberprot-P. Prima dell’approvazione e registrazione, anche la Cina e la Russia, inizieranno il prossimo anno a condurre studi clinici di Fase III del farmaco cubano Heberprot-P. Secondo chiarimenti forniti dal Dott. Luis Herrera a Granma, direttore del Centro di Ingegneria Genetica e Biotecnologia, tale decisione è un esempio del livello di accettazione ed efficacia del prodotto, con il quale migliaia di persone hanno evitato l’amputazione di una delle le sue estremità inferiori. Ha osservato che questa sperimentazione nei paesi dell’Unione Europea insieme a Cina e Russia rappresenta la più grande ricerca effettuata in tutto il mondo per il trattamento delle ulcere del piede diabetico, grazie a questo prodotto sviluppato presso il Centro di Ingegneria Genetica e Biotecnologie, in collaborazione con l’Istituto di Angiologia e Chirurgia Vascolare.
Oltre ad essere utilizzato in più di 200 istituzioni sanitarie a Cuba, Heberprot-P, è utilizzato anche da Algeria, Vietnam, Angola, Argentina, Uruguay, Ecuador, Messico, Repubblica Dominicana e Venezuela. Il dottor Herrera Martinez ha detto che ci sono già più di 70 mila persone che hanno usato questo farmaco, che ha brevetti rilasciati in oltre 40 paesi e 17 registri sanitari (autorizzazione rilasciata dai ministeri o dipartimenti della sanità pubblica delle nazioni in questione).


Fonte: Net1News

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