venerdì 10 aprile 2015

''CON LA LIRA, IL PIL PRO CAPITE ITALIANO ERA IL 19,3% PIU' ALTO DELLA MEDIA EUROPEA, OGGI CON L'EURO -1,9%'' (EUROSTAT)

''CON LA LIRA, IL PIL PRO CAPITE ITALIANO ERA IL 19,3% PIU' ALTO DELLA MEDIA EUROPEA, OGGI CON L'EURO -1,9%'' (EUROSTAT)


Nel 2014 il Pil pro capite italiano e' sceso dell'1,9% al di sotto del Pil pro capite dell'Unione Europea (a 25.300 euro contro i 25.800 della media Ue).
Nell'anno che ha preceduto l'entrata nell'euro del nostro Paese, cioe' nel 2001, il Pil pro capite italiano superava quello medio dell'Unione europea del 19,3%.
Sono i dati elaborati e diffusi dal Centro Studi Promotor sulle statistiche di Eurostat.
In valori assoluti espressi in euro, tra il 2001 e il 2014, il Pil pro capite della Ue e' passato da 23.300 euro a 25.800 euro con un incremento del 10,7%. Nello stesso periodo il Pil pro capite italiano e' passato invece da 27.800 euro a 25.300 con un calo del 9%.

Nessun altro Paese dell'Unione - spiega il Centro studi Promotor - ha avuto una contrazione cosi' importante, ed anzi, tra il 2001 e il 2014 tutti i Paesi dell'Unione hanno visto aumentare il loro Pil pro capite, tranne il Portogallo che e' rimasto sugli stessi livelli e tranne la Grecia e Cipro che hanno subito cali rispettivamente del 5,6% e del 3,3%.
Dal 2001 al 2014 sono i Paesi dell'ex blocco sovietico quelli che hanno ottenuto i maggiori incrementi del loro Pil pro capite, mentre Germania, Austria e Regno Unito sono cresciuti piu' della media e gli Stati della zona mediterranea sono quelli piu' penalizzati, con l'Italia - conclude il Centro studi - che e' il Paese che ha pagato il prezzo piu' alto alla crisi economica e all'entrata nella zona euro.
Nella sostanza, l'entrata dell'Italia nell'euro è stato un errore catastrofico che ha dstrutto il Paese, e ad affermarlo numeri alla mano non è un acceso euroscettico, bensì il centro studi statistici dell'Unione europea. Ora, chi difende l'euro lo fa unicamente sul piano dell'opinione politica e non su quello della realtà dei fatti, perchè i fatti mostrano che la valuta unica europea deve essere abbandonata al più presto, dall'Italia, se vuole salvarsi dalla definitva rovina.
Redazione Milano
www.ilnord.it


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