mercoledì 4 febbraio 2015

RUSSIA VIETA IMPORT DALLA UE DI MACCHINARI PER L'EDILIZIA E DI TUTTO IL SETTORE METALMECCANICO (CATASTROFE PER L'ITALIA)

RUSSIA VIETA IMPORT DALLA UE DI MACCHINARI PER L'EDILIZIA E DI TUTTO IL SETTORE METALMECCANICO (CATASTROFE PER L'ITALIA)


LONDRA - Se e' vero che al peggio non c'e' limite allora deve essere anche vero che alla stupidità non c'e' rimedio e i parassiti di Bruxelles ne sono stracolmi, visto che insistono nelle loro politiche antirusse che tanti danni stanno facendo all'economia dei paesi europei.
Non contenti di aver affossato il settore agroalimentare, pochi giorni fa i burocrati europei hanno deciso di estendere le sanzioni alla Russia al fine di costringere il governo di Dmitri Medvedev a ritirare il suo appoggio alle milizie filorusse operanti nell'Ucraina dell'est cosi' da consolidare il dominio del governo fantoccio di Kiev sostenuto da UE e USA.

Ma come era facile da immaginare, la Russia non sarebbe rimasta con le mani in mano e cosi' pochi giorni fa Medvedev  ha firmato un decreto che vieta alle imprese europee e americane produttrici di macchinari per l'edilizia, l'esplorazione di materie prime e la manutenzione cittadina di partecipare ad appalti pubblici.
Tale provvedimento rischia di danneggiare in modo gravissimo in particolare l’Italia, visto che e' uno dei principali esportatori di tali macchinari.
Infatti nel 2013 il nostro paese ha esportato nella Federazione Russa beni per 10,4 miliardi di Euro (+4,7% rispetto l'anno precedente), rappresentando il 5º fornitore mondiale con una quota globale del 4,8% e il 41% di queste esportazioni era costituito da macchinari e beni strumentali prodotti dalla nostra industria metalmeccanica.
Tale valore percentuale sale sino al 60% se si aggiungono anche le esportazioni di semilavorati, pezzi di ricambio, accessori, che spesso rientrano nei processi industriali nei quali è utilizzata la nostra tecnologia.
E cosi' grazie ai parassiti di Bruxelles e a Federica Mogherini, l'inutile e spesso dannosa ministra degli Esteri della Ue, un altro importantissimo settore di punta del made in Italy rischia di prendere un'altra batosta colossale con gravi conseguenze per l'economia italiana, come se ce ne fosse bisogno, in questo drammatico 2015 iniziato all'insegna della deflazione e del crollo dei consumi.
Sarebbe interessante sapere cosa ha da dire a proposito Matteo Renzi o qualcuno dei suoi ministri e saremmo anche interessati a sapere se c'e' ancora qualcuno che ha il coraggio di alzare la voce e chiedere la fine di questa disastrosa guerra commerciale alla Russia.
GIUSEPPE DE SANTIS - Londra.
www.ilnord.it



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