giovedì 19 febbraio 2015

Equitalia dovrà dimostrare il contenuto delle cartelle,altrimenti la posta è ritenuta NULLA.Storica sentenza!Ecco perché

Portà sembrare strano o magari addirittura un lontano miraggio riuscire a fuggire alle grinfie di Equitalia ma una cosa è certa: da oggi avrete un cavillo a cui appigliarvi…O forse più di uno!
C’è sempre una motivazione per giustificare il tutto, e infatti dopo questa storica sentenza pronunciata dalla cassazione, potrete fare ricorso sostenendo di non aver mai ricevuto il contenuto della cartella di pagamento.

MA SPIEGHIAMOCI MEGLIO…
Qui in effetti è tutta una questione di furbizia ma anche di frode del cittadino ai danni di Equitalia.
Quando ci arriva una cartella esattoriale, qualsiasi documento presenti al suo interno, nessuno potrà obbiettare sul suo reale contenuto. A aprirla ci sarà solo lui e sarà nella sue mura domestiche.
Dunque, che succede se questi sostituisce il contenuto della raccomandata con altra “carta straccia”? Certamente un comportamento poco onesto, ma difficilmente è dimostrabile. E potrebbe sembrare incredibile ma questo è il suggerimenti che viene proprio dalla Suprema Corte che ha analizzato un caso di questo tipo.
DUNQUE…UDITE UDITE:
La cartella esattoriale e gli atti autonomamente impugnabili ex art. 19 del D. Lgs. n. 546/92, non possono essere notificati IN NESSUNO CASO E PER NESSUN MOTIVO dall’ Agente della Riscossione con la modalità della spedizione attraverso il servizio postale con raccomandata con avviso di ricevimento. Per poter portare a compimento tale consegna è necessario obbligatorio l’intervento dei soggetti tassativamente previsti ed abilitati dall’art. 26, primo comma, del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, nonchè gli Ufficiali della riscossione; altri soggetti abilitati dal concessionario nelle forme previste dalla legge.
Con la conseguenza che ogni atto notificato direttamente dall’agente della riscossione sarà giuridicamente inesistente!
Per poter essere valida a tutti gli effetti, come valida alternativa dovrebbe essere inviata con posta privata con tanto di allegato! Ma questo ovviamente non accade mai!
AVETE CAPITO?
Tornado alla sentenza sopracitata.
Essa precisa che la spedizione effettuata da Equitalia attraverso le poste non dà alcuna garanzia che l’interno della busta contenesse effettivamente cartella di pagamento.  E’ fondamentale sapere, che dal momento in cui cartella esattoriale venga spedita tramite raccomandata, è la stessa Equitalia a doversi preoccupare di fornire una dimostrazione cartacea del suo esatto contenuto. Soprattutto quando il destinatario la contesta.
La contestazione da parte del ricevente potrà essere accettata nel momento in cui Equitalia abbia conservato solo la cartolina di ricevimento. Dunque sia priva di prova cartacea che attesti il reale contenuto.
TRATTO
DA: http://www.laleggepertutti.it/78445_equitalia-deve-dimostrare-lesatto-contenuto-della-cartella-di-pagamento-con-raccomandata

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